La Nuova Sardegna

Oristano

Da Cabras a San Salvatore

La Corsa degli Scalzi è cominciata tra fede, fatica e la gloria del mito


	La Corsa degli Scalzi <em>(foto Francesco Pinna)</em>
La Corsa degli Scalzi (foto Francesco Pinna)

Dalle 6 del mattino si ripetono i riti di una processione che ha radici nel Seicento quando erano frequenti le invasioni dei Mori

02 settembre 2023
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Cabras Il paese della laguna rinnova la fede nel Salvatore. Oggi 2 settembre all'alba, circa 900 uomini dai 14 anni in su, scalzi e vestiti con il saio bianco, si sono radunati nella Pieve di Santa Maria Assunta per la messa solenne della partenza officiata dal vescovo Roberto Carboni che è iniziata alle 6. Intorno a loro parenti e fedeli. La funzione, con la benedizione del parroco Giuseppe Sanna, ha preceduto la processione fino all'uscita del paese.

Raggiunta la via Tharros, is Curridoris sono partiti alle 7 di corsa con il simulacro del Salvatore, dirigendosi verso l'omonimo villaggio, dove arriveranno verso le 9. Qui San Salvatore resterà fino a domani 3 settembre, quando gli scalzi percorreranno nuovamente alle 18, in senso opposto il percorso per riportare il simulacro a Cabras.

Alla sera il borgo si animerà per la sagra del muggine e dalle 21.30 per il concerto NeonElio, con Elio, gli Istentales e i Tenores di Neoneli. La Corsa degli Scalzi è un rito che affonda le sue radici circa 600 anni fa, nel periodo caratterizzato dalle invasioni dei Mori.

Si narra che durante un attacco piratesco, la popolazione che si trovava nel villaggio di San Salvatore si mise in fuga a piedi nudi verso Cabras, portando con sé anche il simulacro di San Salvatore. La disperata corsa nel Sinis sollevò un polverone così grande da spaventare i Mori, che credettero di trovarsi di fronte un esercito e si diedero alla fuga, permettendo agli abitanti del luogo di mettere in salvo la statua e di evitare il saccheggio.

Da allora, ogni prima domenica di settembre, uomini e ragazzi, detti “Curridoris", percorrono scalzi un tratto di sette chilometri tra Cabras e il villaggio di San Salvatore. I devoti sono vestiti di bianco, con un saio legato in vita da un cordone e sono organizzati in 14 gruppi, suddivisi al loro interno in 14 mudas ciascuno; ogni muda è formata da cinque curridoris, che si alternano nel trasporto della bandiera e del Simulacro del Santo seguendo un ritmo ben preciso. Il numero dei gruppi ha origine dalle quattordici stazioni della Via Crucis.

La Festa, con tutti i suoi riti e i suoi momenti ricchi di fascino e devozione, è visibile sull’emittente regionale SuperTV, sui profili social ufficiali della manifestazione, sulla pagina Facebook di Laura Laccabadora, sui profili social del Comune di Cabras, sui canali Facebook della Corsa Degli Scalzi e sul canale YouTube di EJATV

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