La Nuova Sardegna

Ghilarza C’è l’accordo per il patteggiamento, che deve essere ratificato dalla giudice Cristiana Argiolas e sarà di un anno e quattro mesi, manca invece l’accordo per l’eventuale misura cautelare. Il pubblico ministero Andrea Chelo vuole l’obbligo di dimora nel comune in cui il diciannovenne abita, la difesa affidata all’avvocato Ottaviano Cui ha chiesto la revoca di ogni misura. Quella attualmente in vigore era stata applicata all’indomani dell’arresto di Alessio Macchis, originario di Ghilarza e domiciliato a Pula che conta già qualche precedente e a cui si sta per aggiungere quello legato all’arresto di venerdì 1° dicembre, quando era stato fermato nella zona dei campi sportivi.

Controllato dalle forze dell’ordine che si erano insospettite della sua presenza aveva con sé un centinaio di grammi di marijuana, motivo per cui era stato immediatamente fermato. Successivamente le forze dell’ordine avevano controllato il suo telefonino, dove hanno trovato messaggi sospetti che farebbero pensare a contatti con persone a cui doveva vendere la droga e così era stata effettuata un’ulteriore perquisizione nella casa di Pula, dove il ragazzo alloggia. Qui erano stati recuperati circa trecento grammi sempre di marijuana, una parte dei quali era già divisa in cinquanta piccole confezioni.

Arrestato in flagranza di reato, era stato condotto in tribunale il giorno dopo per il processo per direttissima che si concluderà l’11 dicembre con la ratifica del patteggiamento. L’accordo tra accusa e difesa ha stabilito una pena di un anno e quattro mesi per detenzione di sostanze stupefacenti. Resta da capire se la sconterà da libero cittadino oppure se dovrà alloggiare nel Comune di Pula.