La Nuova Sardegna

Oristano

Lo scontro

Sul porticciolo di Torregrande si va alla guerra con le carte bollate

di Enrico Carta

	Molo del porto di Torregrande
Molo del porto di Torregrande

Il gestore pretende i noli, ma molti proprietari non hanno i contratti

20 febbraio 2024
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Oristano Ieri è arrivata una nuova lettera che agita le acque del porticciolo di Torregrande. Lo scambio epistolare tra diportisti e gestore si arricchisce di un nuovo capitolo che non è stato accolto col sorriso dai proprietari delle imbarcazioni interessate.

Allo stesso tempo, le Marine Oristanesi, che gestiscono la struttura di proprietà del Comune, hanno chiaramente detto che o si fa come dicono loro o si passa dalle parole delle mail ai fatti. La lettera, indirizzata ai diportisti e firmata dal presidente della società, Gianni Salis, non si presta a molte interpretazioni: «Si fa seguito alle precedenti sull’argomento e, in particolare, alla nostra ultima del 5 febbraio e, preso atto della perdurante e oramai abusiva occupazione del posto barca conseguita alla mancata stipula del contratto per l’anno in corso, La si invita a voler prontamente liberare l’ormeggio, dandone contestuale comunicazione agli uffici. L’importo del pagamento spontaneo da Lei effettuato verrà imputato a risarcimento per l’occupazione abusiva a decorrere dal 1° gennaio, ragguagliato al canone giornaliero corrente; con ogni e più ampia riserva di agire al fine di ottenere il pagamento delle somme ulteriori dovessero eventualmente maturare sino all’effettivo rilascio. Si confida in un pronto riscontro, dovendosi, in difetto, interessare le competenti sedi giudiziarie, con aggravio per Lei di spese e danni».

Riassumendo, anche chi ha regolarmente pagato la quota per l’ormeggio, è chiamato a firmare quanto prima il contratto. Se non dovesse adempiere, le Marine Oristanesi considereranno il diportista inadempiente e potranno autonomamente levare gli ormeggi e sistemare la barca sulla terraferma trattenendo anche i soldi o chiedendo eventuali penali.

Tra i diportisti c’è chi ha interpretato la lettera come un ultimatum legato, in qualche modo, anche agli attriti sorti nei giorni scorsi e palesati con una raccolta firme e un primo scambio di mail tra i proprietari di barche e le Marine Oristanesi. Su tutta la vicenda incombe l’imminente avvio dei lavori di ristrutturazione del porticciolo, previsto per il 1° ottobre, ma non va sottovalutato anche il discorso legato all’aumento delle tariffe e alla questione dei bilanci delle Marine Oristanesi. Per i diportisti, che non hanno perso occasione per ricordare alla società che sta gestendo una struttura di proprietà del Comune e quindi soggetta al controllo dell’autorità pubblica, pesa più di tutto il non sapere cosa riserva loro il futuro e dove finiranno le barche nel momento in cui si arriverà a dover fare i conti con l’avvio delle opere.

Il fatto poi che i bilanci della società siano ampiamente in positivo ha lasciato in loro diverse perplessità sulla questione del ritocco verso l’alto delle tariffe di ormeggio. Gianni Salis, presidente delle Marine Oristanesi, però non si scompone e parte dall’ultima lettera per chiarire la posizione del gestore: «In qualunque contratto bisogna che ci siano le firme, altrimenti il contratto è inesistente. Questo significa che, in questo momento, ci sono barche ormeggiate abusivamente, comprese quelle di chi ha regolarmente pagato la quota, ma non ha firmato il contratto. Abbiamo dato tempo a tutti per riflettere, visto che il primo avviso era del 5 febbraio. Sono passati diversi giorni e abbiamo fatto l’ulteriore passo. Dal 2021 tutti i diportisti che hanno ormeggiato a Torregrande avevano perfezionato il contratto». La parte conclusiva del ragionamento è legata ai disagi che certamente ci saranno con l’avvio dei lavori, ma che il presidente delle Marine Oristanesi ritiene che saranno molto più contenuti rispetto a quanto si prevedeva qualche tempo fa.

«Stiamo lavorando per trovare la soluzione migliore – afferma Gianni Salis –. Abbiamo avuto incontri settimanali col Comune e, rispetto alle prospettive iniziali, la situazione non è così complicata. La data del 1° ottobre, come termine entro il quale inizieranno i lavori, non è stata decisa da noi e sia chiaro a tutti che i lavori si devono fare per migliorare le condizioni del porticciolo. Noi siamo i primi ad aver bisogno di una struttura fruibile ed è il motivo per cui abbiamo presentato al Comune delle proposte su come sistemare le barche durante le varie fasi dell’intervento di ristrutturazione. Non appena arriverà l’approvazione, spiegheremo nel dettaglio cosa accadrà».

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