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Cultura

Bosa, il Comune si candida a usare fondi statali per risistemare il grande orologio del Corso

di Alessandro Farina

	Meccanismi e quadranti visti dall'interno della cassa
Meccanismi e quadranti visti dall'interno della cassa

Servono almeno 70mila euro

08 aprile 2024
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Bosa Per riattivare il moto delle grandi lancette che segnano ore e minuti nei due quadranti dell’orologio monumentale storico del Corso Vittorio Emanuele, la strada maestra resta quella di attingere fondi attraverso le erogazioni liberali che fanno capo al cosiddetto Art Bonus.

Vecchia storia quella del cammino per restaurare l’orologio che campeggia dall’ottocento nel “salotto buono” di Bosa, sulla facciata in trachite rosa della chiesa del Rosario.

Poco meno di dieci anni fa la questione emerse prepotentemente nel dibattito social, tanto che si aprì anche una raccolta fondi, che peraltro non ebbe proprio l’effetto sperato malgrado la viralità dell’argomento. Sarà l’amministrazione civica a metterci una pezza, con soldi pubblici reperiti nel bilancio comunale, oltre 25.000 euro la cifra stanziata nella scorsa consiliatura. Utilizzata per sistemare la cadente, in odore di pericoloso cedimento in quella parte frequentata del Corso, cassa esterna.

L’appiglio per cercare di trovare i fondi necessari per mettere mano al restauro complessivo traccia, dopo il progetto approvato nel 2018, il campo della benevolenza pubblica, attraverso le “Erogazioni liberali per progetti culturali.” Considerato che parte dei lavori sono stati già eseguiti, c’è infatti da adeguare la richiesta per gli interventi restanti. L’amministrazione Casula, spiega l’assessore ai lavori pubblici Federico Ledda, stima che per la manutenzione e ripristino delle funzionalità del meccanismo servano almeno 22.500 euro.

Per i lavori di sistemazione della porta e della scala d’accesso all'orologio occorrerebbero non meno di ulteriori 50mila euro. La delibera dà quindi via libera alle attività di reperimento e accettazione delle future erogazioni liberali, da parte di persone fisiche o giuridiche, per questi due specifici interventi. La decisione dell’esecutivo stabilisce, inoltre, nel caso i fondi raccolti non fossero sufficienti, che quelli donati possano comunque essere utilizzati per dare corso a interventi minori, sempre nell’ambito del progetto di recupero dello storico orologio monumentale della chiesa del Rosario.

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