La Nuova Sardegna

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Salute e assistenza

Fondi per la fibromialgia, il Comune di Oristano ancora non pubblica l’avviso

di Enrico Carta

	Un paziente durante una radiografia
Un paziente durante una radiografia

La scadenza per poter presentare le domande è il 30 aprile, ma dall’amministrazione non arrivano indicazioni per le persone affette da questa malattia. Interpellanza della consigliera Francesca Marchi (Oristano Più): «Fare in fretta o si perdono i soldi che la Regione mette a disposizione»

10 aprile 2024
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Oristano Neanche il fiuto di un cane da caccia sarebbe in grado di scovare la preda, perché, sinora di quella preda non c’è traccia. Fuor di metafora, il Comune di Oristano ancora non ha proceduto a pubblicare l’avviso per i contributo  che spetta a chi soffre di fibromialgia che quindi non sa a chi rivolgersi. La procedura è semplice, visto che è sufficiente che l’ente locale faccia richiesta alla Regione dei fondi che la stessa mette a disposizione. Sino a oggi, però, il Comune non ha ancora provveduto a compiere questo passo o almeno così pare, perché sul sito non è stato ancora pubblicata alcuna indicazione sulla disponibilità delle somme e sulle procedure da svolgere perché le persone che soffrono di questa malattia possano avere accesso ai fondi. Il caso, anche perché c’è la spada di Damocle della scadenza fissata al 30 aprile prossimo, finisce quindi al centro di un’interpellanza presentata dai consiglieri del centro sinistra, Francesca Marchi (Oristano Più) come prima firmataria, seguita da Efisio Sanna, Carla Della Volpe, Francesco Federico e Massimiliano Daga, e presto la giunta Sanna sarà chiamata a fornire una spiegazione di tale inadempienza.

A essere chiamata direttamente in causa è l’assessora ai Servizi Sociali, Carmen Murru: è infatti il suo assessorato a dover compiere i passi necessari per sbloccare la situazione che tutt’altro appare fuorché complessa. Anzi, a dire il vero si tratta di ordinaria amministrazione, visto che si sta parlando di un banalissimo trasferimento di risorse da un ente – la Regione – a un altro – il Comune –. Come l’interpellanza chiarisce la fibromialgia, chiamata anche sindrome fibromialgica, è una malattia reumatica, complessa e debilitante, caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso e astenia, associato a rigidità e ad una vasta gamma di disturbi funzionali tra cui cefalea, disturbi del sonno e cognitivi. Colpisce prevalentemente donne in età adulta e si stima che in Italia le persone affette siano approssimativamente due milioni. A Oristano la cifra oscilla tra le cento e le duecento persone.

Come si ricava dall’interpellanza, dal 2019 la sindrome fibromialgica è stata riconosciuta come malattia reumatica dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ed è stata inclusa nella decima revisione dell’International statistical classification of diseases and related health problems. Nonostante questi numeri e queste decisioni delle massime autorità mondiali in campo sanitario, in Italia la sindrome non figura ancora nel nomenclatore delle malattie adottata dal ministero della Salute e non ha diritto a un codice di esenzione né per malattia rara né per malattia cronica. È per questo motivo che la Regione Sardegna, al pari di altre amministrazioni regionali, ha recentemente intrapreso il percorso che punta a sostenere e promuovere il riconoscimento della fibromialgia quale patologia progressiva e invalidante istituendo, in via provvisoria e sperimentale fino al 31 dicembre 2024, un sostegno economico denominato “Indennità regionale fibromialgia”.

Questo fondo, spiega il documento della consigliera Francesca Marchi, serve per facilitare, sotto l’aspetto economico, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini residenti in Sardegna affetti da fibromialgia. L’indennità dovrebbe essere erogata a ogni cittadino avente diritto, nella forma di un contributo a fondo perduto una tantum e senza rendicontazione. A ciascuna delle persone colpite da fibromialgia spettano 800 euro per ciascuna delle due annate 2023 e 2024. La Regione mette i soldi, poi ci dovrebbero pensare i Comuni a procedere per garantire ai loro cittadini la somma una tantum predisponendo e quindi pubblicando l’avviso pubblico. A questo segue l’acquisizione delle domande che però ha una data di scadenza ben precisa e ormai imminente: devono pervenire entro il 30 aprile di ciascun anno. Solo a quel punto i Comuni le girano alla direzione generale delle Politiche Sociali della Regione. Anche in questo caso c’è una data entro la quale espletare la pratica ed è quella del 30 giugno.

Si capisce che, mancando appena venti giorni, ci sia un bel po’ di perplessità e di preoccupazione nel non vedere ancora pubblicato l’avviso. È per questo che l’interpellanza della consigliera Francesca Marchi non solo chiede quali siano i motivi che stanno bloccando la pubblicazione dell’avviso relativo alla concessione dell’indennità regionale per la fibromialgia, ma anche come l’assessora Carmen Murru «intenda procedere per poter adempiere alle scadenze imposte della Regione per poter avere diritto al trasferimento delle risorse annuali destinate ai concittadini oristanesi beneficiari dell’Indennità regionale fibromialgia per l’annualità 2024». Altri Comuni, in provincia di Oristano, hanno già proceduto a sbrigare tutte le pratiche. E il capoluogo? Sonnecchia?

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