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Oristano senza assessori nella giunta Todde, la preoccupazione di Alessandro Perdisci (Cisl)

di Enrico Carta

	La giunta Todde<em> (foto Mario Rosas)</em>
La giunta Todde (foto Mario Rosas)

Il segretario territoriale del sindacato esprime perplessità per la mancanza di un esponente locale nell’esecutivo regionale: «Non sia un handicap nei progetti di sviluppo»

10 aprile 2024
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Oristano Tutte le caselle sono andate al loro posto nei tempi previsti, ma la nascita delle nuova giunta regionale, come sempre accade, si porta dietro soddisfazione, perplessità, buone intenzioni e preoccupazione in un’altalena di umori a seconda del sostegno o meno che arriva dalle parti politiche. Un dato è però incontrovertibile ed è quello dell’assenza di esponenti oristanesi all’interno dell’esecutivo regionale, una carenza geografica che ha anche generato le prime reazioni, se non negative, per lo meno attendiste delle forze sociali.

Il primo a uscire pubblicamente allo scoperto con dichiarazioni ufficiali è il segretario territoriale della Cisl, Alessandro Perdisci, il quale per prima cosa fa gli auguri di buon lavoro, ma poi entra subito nel vivo della questione esprimendo tutta la sua preoccupazione per la “dimenticanza” nell’individuare un rappresentante della provincia: «Ci auguriamo che, nonostante questa lacuna, si possa comunque concretizzare, da parte del nuovo esecutivo, una politica di sviluppo a sostegno dell’Oristanese nel suo insieme e delle sue aree interne e periferiche. La Regione sino ad oggi non ha considerato come prioritario il tema del riequilibrio tra le diverse aree dell’isola e, talvolta, è apparso che le risorse siano state distribuite nei territori sulla base dei rapporti di forza interni alle diverse maggioranze che hanno governato la Sardegna. Al contrario ci si augura che la ripartizione delle risorse avvenga sulla base di criteri che consentano di concretizzare le pari opportunità di sviluppo e crescita».

Alessandro Perdisci fa quindi la disamina sulle potenzialità che l’Oristanese può esprimere spiegando che «può diventare un valore aggiunto per l’intera Isola. L’assenza di un suo rappresentante nel nuovo esecutivo regionale non può essere in alcun modo un handicap nella ripartizione dei progetti di sviluppo e delle risorse finanziarie, sia in termini settoriali che in riferimento alle aree interessate. A tal fine i diversi territori della Sardegna che, per una serie di motivi storici e socio economici, si trovano in ritardo di sviluppo, devono essere messi in grado di valorizzare le proprie risorse al fine di innescare processi di crescita sostenibile e inclusiva, promuovendo lo sviluppo locale, le infrastrutture, il benessere delle comunità e la conservazione dell'ambiente».

La Cisl chiarisce subito che questa è una priorità per il sindacato che «vigilerà perché la nuova giunta regionale si impegni in fase programmatoria e attuativa. Si tratta, infatti, da parte del nuovo esecutivo, di avviare una seria programmazione integrata, e con risorse finanziarie adeguate, per invertire la tendenza del declino socio economico dei territori più deboli e in particolare di quello oristanese». Immediata arriva la richiesta alla presidente della Regione, Alessandra Todde, di valorizzare il dialogo e il confronto con le rappresentanze sociali del territorio, poiché solo attraverso un progresso equo ed inclusivo sarà possibile realizzare pienamente il potenziale della regione nel suo complesso».

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