La Nuova Sardegna

Oristano

Appuntamento culturale

C’è Tiliguerta al Museo Diocesano Arborense di Oristano

di Michela Cuccu

	Alcune delle opere esposte alla mostra Tiliguerta
Alcune delle opere esposte alla mostra Tiliguerta

La mostra dell’artista Tiziana Sanna mostra gli sguardi degli animali tipici della Sardegna. Sarà visitabile sino al 2 giugno

20 aprile 2024
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Oristano Il ragno nuragico, il gatto selvatico, il pastore fonnese ritratti, in compagnia dei loro simili, come in una “bestiale” galleria degli avi. Questo e tanto altro propone la mostra Tiliguerta di Tiziana Sanna, curata da Alessandra Menesini, inaugurata questa sera, sabato 20 aprile, al Museo Diocesano Arborense. L’artista porta avanti da anni un progetto che ha come obiettivo lo sviluppo di una maggiore sensibilità verso la salvaguardia dell’ecosistema sardo, la conoscenza e la protezione delle specie faunistiche a rischio, la tutela della biodiversità, con il supporto di WWF Italia, Lipu Sardegna, Regione, Rete regionale per la Conservazione della fauna marina, del Centro di Recupero del Sinis e del Centro di recupero Cetacei e Tartarughe marine Laguna di Nora.

Al visitatore sono proposti primi piani sullo sguardo del gufo e sui palchi ramificati del Cervus, in un repertorio che rende onore alle specie endemiche della Sardegna. Assurti al grado di soggetti pittorici, la rana, la volpe, gli asinelli albini occupano interamente gli sfondi di una quadreria che ricorda le pose auliche dei principi e dei monsignori. Personaggi eminenti che ai pennelli chiedevano l’immortalità e volevano essere ricordati nella gloria delle loro insegne. «Tiziana Sanna è andata a cercare nei testi i nomi scientifici di questi strani animali nati in un’isola e per questo speciali. Più piccoli dei loro colleghi oltremare e in qualche caso unici. Con abile realismo, l’artista ne riproduce i corpi e i caratteri, collocando però queste antichissime creature in uno spazio neutro per niente mimetico», spiega la nota di presentazione.

La mostra, frutto di un lungo lavoro di ricerca artistica ed espressiva, dietro la rappresentazione realistica di ogni soggetto si nasconde un significato, un messaggio più profondo: non è una semplice imitazione della natura, è contemplazione, celebrazione, un invito a riflettere sulla precarietà della vita di queste specie straordinarie e sulle misure da adottare per evitarne la scomparsa. Sarà visitabile il mercoledì dalle 10 alle 13 e dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, fino al 2 giugno, orari di apertura del Museo Diocesano Arborense di cui è curatrice Silvia Oppo.

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