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Cabras, le fiamme devastano nuovamente il capannone di Sa Marigosa

di Paolo Camedda
Cabras, le fiamme devastano nuovamente il capannone di Sa Marigosa

Era già successo il 15 aprile 2020 e ieri la scena drammatica si è ripetuta

07 giugno 2024
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Cabras Fuoco, fumo nerissimo e danni ingenti. Era già successo il 15 aprile 2020 e ieri la scena drammatica si è ripetuta. Ancora una volta, per cause che paiono accidentali e comunque in fase di accertamento, un incendio ha devastato l’azienda di produzione e confezionamento di prodotti agroalimentari Sa Marigosa. Lo stabilimento ha la sua sede nelle campagne del Sinis, lungo la strada che conduce verso la spiaggia di Is Aruttas e nei pressi della collina di Mont’e Prama ed è qui che, attorno alle 17.30, sono divampate le fiamme che avrebbero investito dapprima una catasta di pallet di legno e quindi tantissimo materiale in plastica che era sistemato all’interno del capannone. È probabilmente per la presenza della plastica che il fumo che si è sprigionato ed è stato notato a decine di chilometri di distanza era nerissimo, anche se il rogo era comunque limitato ai soli spazi lavorativi. La sua estensione non significa però che i danni siano contenuti, anzi per l’azienda è una mazzata, tanto che Mario Mele, responsabile commerciale di Sa Marigosa, non nasconde il grandissimo dolore per quanto accaduto: «È una brutta botta, per noi e per tutti i lavoratori. Siamo tutti qua, oltre metà azienda è stata raggiunta dall’incendio che ha colpito, in particolare, tutta la zona operativa. Non sappiamo ancora cosa l’abbia originato, però almeno abbiamo potuto escludere sin dal primo momento che ci fossero dei feriti. È l’unica consolazione». Il resto è un disastro per le casse dell’azienda già pesantemente colpita dall’incendio di quattro anni fa. Ieri, come allora, i vigili del fuoco sono arrivati in massa con tutte le squadre che avevano a disposizione e chiamando a supporto anche un’ambulanza di cui, per fortuna, non c’è stato bisogno.

Ci sono volute parecchie ore prima di riuscire a controllare e circoscrivere l’incendio che nel frattempo aveva divorato con una velocità estrema tutto ciò che trovava di fronte. Pian piano, però, le squadre hanno avuto la meglio sulle fiamme, anche se a tarda sera la situazione non era stata ancora risolta del tutto. E mentre i vigili del fuoco faticavano per limitare al massimo i danni, per ore, davanti allo stabilimento i dipendenti e i titolari sono rimasti impietriti e disperati a osservare il disastro. Minuto dopo minuto le speranze di una soluzione rapida e con meno problemi possibile era già svanita. Sebbene a distanza di sicurezza, tutti hanno continuato a notare il rosso delle fiamme mischiato al grigio scurissimo del fumo, segno che la situazione era tutt’altro che risolta. Quando finalmente l’incendio è stato limitato, è stato possibile anche capire quanto devastante sia stato il suo progredire. Oltre a un numero indefinito di strumenti da lavoro e di attrezzatura di vario tipo, tra cui anche quella per il confezionamento, i danni maggiori li ha subiti la struttura che rischia di essere inservibile per parecchio tempo causando anche danni ingenti alla produzione che era stata già programmata. Anche sui macchinari ora ci sono da fare le verifiche sul loro funzionamento, così come i vigili del fuoco saranno chiamati a fare le verifiche sulle cause dell’incendio, per il quale stanno operando anche i carabinieri. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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