La Nuova Sardegna

Oristano

L’intervento

Giù le rocce pericolanti a San Giovanni di Sinis, iniziati i lavori

di Paolo Camedda

	Operai in azione sulla scogliera a San Giovanni di Sinis
Operai in azione sulla scogliera a San Giovanni di Sinis

Cabras, al via nei giorni scorsi la messa in sicurezza del costone roccioso che si affaccia sulla spiaggia

08 giugno 2024
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Cabras Da una parte i primi bagnanti, che hanno approfittato delle belle giornate per prendere il primo sole e farsi un bagno refrigerante nel mare cristallino, dall’altra un’area piuttosto estesa dello “spiaggione” attualmente vietata, delimitata da un nastro rosso, nella quale stanno progressivamente venendo giù le rocce della scogliera che rappresentavano un pericolo per l’incolumità pubblica. Ottenuto il via libera nel vertice in prefettura per rischi legati alla pubblica sicurezza ed emessa la relativa ordinanza sindacale, sono partiti nei giorni scorsi a San Giovanni di Sinis i lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa soggetta da anni a fenomeni franosi. L’intervento, che costerà all’amministrazione comunale fra i 50 e i 60mila euro, prevede un’accurata valutazione di tutti i massi a rischio caduta, con una mappatura della situazione in essere, e il successivo disgaggio dei massi pericolanti, da effettuare manualmente con mezzi meccanici, dai più piccoli ai più grandi.

I lavori erano bloccati da tempo per lo stop imposto dalla Soprintendenza, in quanto sotto le rocce sono presenti delle tombe puniche. A condurre le delicate operazioni sono gli operai di una ditta specializzata. «Le squadre di rocciatori per giorni passeranno in rassegna, palmo a palmo, tutta l’area, calandosi dalla scogliera con delle funi – ha detto il sindaco Andrea Abis – e facendo venir giù tutto ciò che è pericolante. In questo modo le rocce, già prima o poi destinate a cadere, crolleranno non in modo casuale e non costituiranno un pericolo per i bagnanti». I primi massi, di dimensioni varie, stanno progressivamente staccandosi dalla parete rocciosa. «L'intervento durerà una decina di giorni, durante i quali quel tratto di spiaggia non potrà essere frequentato – ha spiegato Abis –. Al termine dei lavori restituiremo una spiaggia più sicura, nella quale incidenti legati a fenomeni franosi siano di carattere assolutamente eccezionale».

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