La Nuova Sardegna

Oristano

L’operazione

Espulso dall’Italia cittadino albanese socialmente pericoloso

di Enrico Carta

	L'edificio che ospita i locali della Prefettura e della Questura
L'edificio che ospita i locali della Prefettura e della Questura

L’operazione di rimpatrio eseguita dall’Ufficio Immigrazione della questura di Oristano

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Oristano Alle spalle aveva condanne per spaccio di droga e, non appena ha terminato di espiare la pena, è stato espulso dal territorio italiano. L'operazione è stata condotta dalla polizia di Stato che ha eseguito il rimpatrio di un cittadino straniero di nazionalità albanese ritenuto socialmente pericoloso. L’espulsione è stata eseguita dall’Ufficio Immigrazione della questura di Oristano nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio che mirano a individuare cittadini stranieri irregolari e quindi a rimpatriarli su direttiva del ministero dell'interno.

Il cittadino albanese aveva espiato la pena in regime di detenzione domiciliare in una struttura comunitaria della provincia, quindi è divenuto destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dal prefetto di Oristano, poi eseguito con un decreto del questore di Oristano che prevedeva l'accompagnamento coattivo alla frontiera individuata in questa occasione nell'aeroporto di Malpensa.

L’Ufficio Immigrazione della questura di Oristano ha curato le fasi organizzative e attuative dell’espulsione con la collaborazione dell’autorità diplomatica albanese e in stretta sinergia con le polizie di frontiera di Cagliari-Elmas, Milano-Linate e Varese-Malpensa. È stata utilizzata una scorta nazionale assicurata da due operatori della polizia di Stato che hanno garantito la sicurezza delle operazioni accompagnando il pregiudicato sino all'imbarco su un volo diretto in Albania. Pochi giorni un altro rimpatrio con accompagnamento alla coattivo frontiera aveva riguardato un cittadino colombiano a cui era stata negata la richiesta di asilo politico.

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