Dalla stazione al paradiso in bicicletta: al via i lavori per la ciclovia che porta al mare del Sinis
Dal capoluogo si arriva alle straordinarie rovine di Tharros: iniziate le pratiche per gli espropri, opere concluse in un anno. Ecco che percorso seguirà
Oristano I lavori partiranno tra maggio e giugno e l’opera, una volta completata, consentirà di collegare Oristano con Cabras e San Giovanni di Sinis fino a Tharros. Sta per essere avviato il cantiere di realizzazione del tratto 15 della Ciclovia della Sardegna, opera che interessa fortemente le amministrazioni locali del capoluogo e di Cabras, nella cui visione sarà fondamentale per lo sviluppo eco-sostenibile del territorio. «L’impresa ha avviato la realizzazione del primo tratto – dice il responsabile del progetto, l’ingegnere dell’Arst Alessandro Boccon
e –. Questo non significa però che vedremo da subito in azione ruspe e operai, ma che l’impresa darà inizio alle fasi propedeutiche dei lavori, a partire da una tra le più rognose: quella degli espropri». L’assessore alla Viabilità del Comune di Cabras, Enrico Giordano, spiega: «Il cantiere aprirà probabilmente in concomitanza con la stagione estiva e l’opera dovrà essere terminata entro giugno 2026. Sarà finanziato con fondi Pnrr, nell’ambito del progetto regionale che coinvolge l’assessorato regionale ai Lavori pubblici e l’Arst».È l’ingegnere Boccone a spiegare come si snoderà il percorso: «Il tracciato inizia vicino alla stazione ferroviaria di Oristano, si dirige verso nord e poi a ovest della città, passando su tratti di competenza comunale e in promiscuo con il traffico veicolare. Esce dalla città su sede propria e in affiancamento alla strada che porta a Cabras». Dopo aver attraversato un tratto del paese lagunare, la ciclovia punterà verso San Giovanni di Sinis. «A Cabras la ciclovia si sdoppia per attraversare il centro ricongiungendosi all’uscita sud, dove il percorso guadagna in valore turistico e paesaggistico costeggiando lo stagno. Proseguirà su una sede propria ricavata nella piattaforma stradale esistente, e affiancherà la Provinciale 6 per un lungo tratto, fino a San Giovanni e a Tharros. Pianeggiante, facile e ricco di temi di interesse culturale e turistico, una volta completato, il tratto garantirà maggiori condizioni di sicurezza per i cicloturisti».
L’assessore Enrico Giordano si sofferma sulle procedure: «L’impresa ha già avviato le pratiche di esproprio dei terreni che saranno interessati dal percorso, il quale viaggerà sul lato sinistro della Sp6, quello che dà verso Mistras e il mare». Conferma anche l’ingegner Boccone: «Gli avvisi per gli espropri sono stati già pubblicati e sono rivolti ai proprietari delle particelle catastali sul tracciato. La procedura prevede l’occupazione di queste aree per allestire i cantieri e iniziare i lavori. Un iter complesso, nonostante la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera nella Conferenza di servizi, perché bisogna intervenire in ogni Comune e trovare un accordo con tutti i proprietari delle aree ai quali deve essere concesso un riconoscimento economico. Per il tratto 15 sono più di 600 i proprietari di complessive 26 aree». Per vedere ruspe ed escavatori in azione bisognerà dunque avere ancora pazienza: «Probabilmente questa prima fase durerà almeno un mese – si sbilancia Bottone –. Per vedere davvero i lavori in corso, con mezzi e operai sul posto, dovremo attendere perciò metà maggio. A meno che l’impresa non riesca a sorprenderci con tempi più rapidi». Tutti sono d’accordo però sul fatto che l’opera sia fondamentale per lo sviluppo turistico di Oristano e di Cabras: «Si tratta di un infrastruttura determinante per lo sviluppo locale – hanno affermato l’assessore lagunare Enrico Giordano e il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna -, destinata a cambiare le modalità dello spostamento».