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Ambiente

Linea dura contro l’estate cafona: «Fototrappole su tutte le spiagge del Sinis»

di Paolo Camedda

	La spazzatura abbandonata sulla spiaggia di Is Arutas
La spazzatura abbandonata sulla spiaggia di Is Arutas

Dal Comune di Cabras: «Educhiamo i cittadini che ancora non conoscono le regole»

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Cabras «Su tutto il litorale, in corrispondenza delle diverse isole ecologiche, stiamo posizionando delle fototrappole e i cartelli obbligatori che ne segnalano la presenza». Dopo gli episodi di inciviltà che si sono verificati nelle ultime settimane, con abbandono di rifiuti a ridosso delle spiagge del Sinis, il Comune di Cabras, come annunciato dall’assessore all’Ambiente e al Servizio rifiuti e bonifiche, Carlo Carta, è corso ai ripari per scoraggiare i malintenzionati. «Il sistema sta iniziando a funzionare – fa sapere l’assessore –, principalmente come deterrente. Anche la sola presenza dei cartelli, scoraggia infatti chi ha cattive intenzioni. In più le fototrappole hanno già catturato le immagini di alcuni soggetti, sia nel litorale, sia nelle campagne attorno a Cabras, e procederemo in questi casi con la denuncia e la sanzione. Chi abbandona i rifiuti, infatti, commette per legge un reato penale».

E sottolinea: «È un attimo rovinare il bel lavoro che si sta facendo. Abbiamo un ottimo servizio anche sui litorali, con un conferimento dei rifiuti che dal 1 luglio è diventato quotidiano. Le percentuali di differenziazione vanno oltre l’80%. I cittadini di Cabras e di Solanas per la stragrande maggioranza sono molto attenti e diligenti. L’amministrazione comunale, in collaborazione con Cosir, gestore dell’ecocentro, provvede inoltre a integrare i cassonetti anche in corso d’opera, aggiungendone dove più ne occorrono. Ma bastano pochi incivili a rovinare il bel lavoro fatto e a creare un danno di immagine ed economico per la comunità». Evidenzia l’assessore: «Bisognerebbe rendersi conto che un conferimento errato e indiscriminato di rifiuti indifferenziati, oltre a causare un danno di immagine e un danno ambientale, fa aumentare sensibilmente il costo del servizio per tutti i cittadini».

Gli episodi capitati a Is Arutas nei giorni scorsi, in particolare, «sono stati molto brutti, apparentemente fatti apposta per rovinare l’immagine del luogo, con i cassonetti a 50 metri». Per rimediare a quello più recente di sabato scorso, un operatore ecologico, residente a Cabras, «ha chiesto autorizzazione all’azienda per fare un passaggio supplementare domenica mattina». Secondo Carta «si tratta comunque di episodi proporzionati al numero di utenti e visitatori delle spiagge, in costante aumento, come il quantitativo totale dei rifiuti conferiti». Analizzando i rifiuti conferiti, c’è già un dato ineluttabile: «Quest’anno rispetto a quelli precedenti è aumentato l’indifferenziato, il secco. Probabilmente le numerose restrizioni che ci sono state a livello normativo sugli ecocentri hanno portato le persone ad avere difficoltà a smaltire determinati rifiuti particolari. Questo a Cabras come anche in altri Comuni. Martedì ad esempio, abbiamo avuto 180 quintali di indifferenziato, di cui 80 nella marina e 100 fra Cabras e Solanas. Una cifra notevole. Dovremo dedicare tempo e risorse per educare le persone e istruirle».

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