Torregrande, «bagnini al lavoro senza protezioni contro il caldo»: è polemica
L’interrogazione del consigliere di minoranza, Francesco Federico
Oristano Nella borgata marina di Torregrande, i bagnini lavorano «senza ombrelloni o gazebo» e in Comune scoppia la polemica dopo l’approdo di una interrogazione urgente firmata dal consigliere di opposizione Francesco Federico e indirizzata al sindaco Massimiliano Sanna e al presidente del consiglio comunale, Peppi Puddu. «Il salvamento a mare di Torregrande – recita il testo dell’interrogazione – soffre di gravi carenze strutturali. Ad oggi, infatti, non sono presenti gazebo o strutture che segnalino chiaramente il punto di servizio né aree attrezzate per lo stazionamento e il ricovero dell’equipaggiamento necessario».
Come sottolineato anche nell’intervento di Francesco Federico, in realtà il Comune aveva attivato tre postazioni per il servizio di salvamento balneare in spiaggia. Postazioni collocate con precisione. Una al primo pontile, una a metà tra la torre e Villa Baldino e una tra la torre e l’Hotel del Sole. Nonostante questo «gli operatori sono attualmente costretti a portare con sé l’attrezzatura a fine turno, in quanto mancano spazi idonei per lo stoccaggio – incalza il consigliere di minoranza».
E aggiunge: «In assenza della dovuta fornitura dei diversi ripari previsti, i bagnini si vedono costretti a organizzarsi personalmente per non rimanere esposti al sole per tutto l’orario di servizio (10 ore, dalle 9 alle 19), con temperature che raggiungono i 40 gradi». Da qui le richieste inoltrate alla maggioranza: «Vorrei sapere quali misure si intendano adottare tempestivamente per ovviare alle evidenti carenze di equipaggiamento e come si ritenga conciliabile la mancanza di dispositivi di protezione dalle radiazioni solari con la tutela della salute e della sicurezza dei bagnini. Infine, se siano state rilevate irregolarità nell’organizzazione e predisposizione delle postazioni di salvataggio».