Incendio alla scuola superiore: gli allarmi non hanno funzionato
Non sono scattati quello antintrusione e quello antifumo
Oristano Il giorno successivo all’incendio si colora del nero della fuliggine e della rabbia. Il piano rialzato del lato ovest dell’istituto ex Mossa in viale Diaz è ancora sotto sequestro per esigenze investigative dopo il rogo della tarda mattinata di Ferragosto e ora inizia la conta dei danni, la corsa contro il tempo per garantire l’avvio regolare dell’anno scolastico e la caccia ai colpevoli. Un dettaglio però rende tutto ancora più amaro. È una doppia coincidenza, se tale è, che ha aiutato l’autore o gli autori dell’incendio. L’allarme dell’impianto antintrusione non ha funzionato. Essendo collegato con la questura avrebbe consentito un immediato intervento delle pattuglie e quindi di fermare i teppisti. A non dare segni di vita è stato anche l’allarme antifumo che avrebbe anticipato l’intervento dei vigili del fuoco e limitato i danni. Questo ha permesso all’autore del rogo di scorrazzare libero per quell’ala dell’istituto sino al momento in cui è passato all’azione distruggendo computer, materiale didattico, mobili in vicepresidenza, distributori automatici per bevande e cibo. Già che c’era ha anche svuotato un estintore. In testa all’elenco ci sono però i danni causati dal rogo.