Addio a Pippo Baudo, re della tv: 60 anni dentro il piccolo schermo
Aveva 89 anni: recordman di Sanremo, lanciò Grillo, Parisi e Cuccarini
Era rimasto solo lui. Negli anni se ne sono andati tutti i giganti di quella tv che aveva fatto grande l’Italia: Corrado, Mike, Sandra e Raimondo, la Carrà, Costanzo. Ieri 16 agosto la televisione ha perso l’ultimo dei suoi senatori, il recordman dei Sanremo, il re del sabato sera, ma anche della domenica pomeriggio, lo scopritore di Beppe Grillo, Heather Parisi, Lorella Cuccarini, Laura Pausini, Giorgia e tantissimi altri. Ironicamente ma non troppo si definiva «l’uomo che inventò la televisione».
Pippo Baudo aveva 89 anni, li aveva compiuti il 7 giugno. Oltre sessanta li aveva trascorsi dentro il piccolo schermo da assoluto protagonista. Era nato nel 1936 a Militello in val di Catania, figlio di un avvocato che sognava di vederlo con la toga come lui, ma il futuro Superpippo non aveva intenzione alcuna di trascorrere la sua vita nelle aule di tribunale. Il suo destino era lo spettacolo e infatti, accanto agli studi in Giurisprudenza che portò comunque a termine, porta avanti la sua passione per il teatro e per la musica. Ed è proprio in versione musicista che esordisce in televisione in un varietà condotto da Enzo Tortora. Siamo nel 1959, ma per il successo Pippo deve aspettare. Nel 1966 un buco nel palinsesto gli apre le porte della tv che conta: al posto della puntata di “Rin tin tin” che salta per la mancanza della bobina viene mandato in onda il pilot di una trasmissione che era stata considerata “intrasmissibile” dai vertici della Rai. Si tratta di “Settevoci” e per Baudo è la svolta. Lo show viene riproposto per quattro anni e lui diventa uno dei senatori, ai tempi ancora giovani, della tv. Indimenticabile quello sketch del 1967 nel “Sabato sera” di Mina insieme a Mike Bongiorno, Corrado ed Enzo Tortora.
Nel 1968 arriva il festival di Sanremo, dove tornerà solo nel 1984, ma da allora diventerà per tre decenni quasi il padrone assoluto del festival, arrivandone a condurre tredici. Per la Rai è uno dei conduttori di punta. Nel 1972 è al timone di “Canzonissima”, dove trasforma Loretta Goggi in una showgirl, e l’anno dopo farà il bis. Nel 1979 da Corrado prende le redini di “Domenica in” che condurrà fino alla metà degli anni Ottanta, per poi tornarci più volte successivamente. In quel decennio Baudo è il re incontrastato della Rai, anche perché nel frattempo Mike, Corrado, Sandra e Raimondo sono passati a Canale 5. Ai tempi è in onda sia il sabato sera che la domenica pomeriggio: Fantastico, Domenica in, Serata d’onore, Sanremo. E poi il matrimonio con Katia Ricciarelli. È il monarca assoluto di Rai 1, fino al 1987, quando una lite pubblica con il presidente della Rai, Enrico Manca, lo porta a un clamoroso divorzio con viale Mazzini. Pippo Baudo - insieme a Raffaella Carrà, Enrica Bonaccorti e Lorella Cuccarini- passa a Canale 5.
Non solo conduttore, ma anche direttore artistico, con qualche disappunto dei conduttori in forze al Biscione. Ma l’avventura a Cologno Monzese dura pochi mesi: Baudo straccia il contratto miliardario, pagando una penale a Berlusconi - il palazzo del Palatino, da cui oggi viene trasmesso il Tg5 - e se ne va. Grazie all’intervento dell’amico Ciriaco De Mita, ai tempi premier, ritorna in Rai, dove a piccoli passi si riprende quello che aveva lasciato. A partire da Sanremo. Siamo negli anni Novanta, è l’epoca di Superpippo, quello dei record di ascolti ancora imbattuti, ma anche quello che subì un attentato della mafia che gli fece saltare la villa. Ma ancora una volta al grande successo segue una caduta. Baudo, coinvolto in una inchiesta sulle telepromozioni, viene messo alla porta dalla Rai e torna a Mediaset, ma senza lasciare traccia. Ma Pippo non si dà per vinto e trova di nuovo spazio a viale Mazzini, ripartendo da Rai 3. Sarà una nuova rinascita, ancora Sanremo, Domenica in, il successo. Fino al 2008, quando l’ultimo festival in tandem con Piero Chiambretti, non ottiene successo. Da allora ridurrà le sue presenza in tv, qualche conduzione, qualche ospitata, qualche telefonata. La sua ultima apparizione all’inizio del 2024 per le celebrazioni dei 70 anni della tv. Un evento a cui non poteva mancare l’uomo che inventò la televisione.