Paura nell’impianto di rifiuti, capannone chiuso dopo l’incendio: scoperta una possibile causa
Sospeso temporaneamente il conferimento di alcune tipologie di spazzatura
Arborea Un incendio ha messo a dura prova l’impianto di trattamento di Masangionis ad Arborea, una struttura cruciale che sta attualmente supportando la gestione dei rifiuti di altre aree della Sardegna. Il rogo, divampato nella tarda serata di ieri mercoledì 17 settembre, all’interno di uno dei capannoni dedicati alla frazione residuale, ha richiesto un lungo e complesso intervento da parte dei vigili del fuoco. Solo la prontezza della squadra antincendio dell'impianto, gestito dal Consorzio Industriale di Oristano, ha evitato il peggio. Gli operai sono intervenuti immediatamente per contenere le fiamme, limitandone la propagazione in attesa dell’arrivo di diverse squadre dei vigili del fuoco, provenienti da Oristano e dal distaccamento di Ales, che hanno lavorato per ore per avere la meglio sul rogo e mettere in sicurezza l’intera area. «I nostri operai sono stati bravissimi a intervenire con tempestività e capacità – ha dichiarato Marcello Siddu, direttore del Consorzio industriale –. Hanno fatto un lavoro straordinario che ha impedito alle fiamme di estendersi ad altre parti dell’impianto, supportando in modo decisivo l’intervento dei vigili del fuoco che hanno lavorato a lungo per bonificare l’area».
Le operazioni di bonifica sono proseguite anche nella giornata di ieri, con il capannone che è stato completamente sgomberato. I materiali bruciati sono stati portati nel piazzale esterno e dovranno essere nuovamente selezionati prima di poter essere smaltiti. Anche se la quantificazione precisa dei danni non è ancora disponibile, si preannunciano ingenti. Le verifiche sulla tenuta della struttura sono ancora in corso, intanto, a causa dell’incidente, il servizio di smaltimento dei rifiuti ingombranti è stato temporaneamente sospeso per una settimana. La causa dell’incendio è ancora in corso di accertamento, ma secondo l’ingegner Siddu, potrebbe essere stata innescata da una batteria o da un razzo di segnalazione conferiti in modo irregolare insieme ai rifiuti residuali.