Incendio all’Horse country: 7 cavalli muoiono tra le fiamme
Disastro nel resort di Arborea, distrutta una parte del maneggio
Arborea Un pomeriggio di ordinaria quiete si è trasformato in una tragedia all’Horse Country Resort di Arborea, una delle strutture turistiche più note della costa occidentale e sede di importanti competizioni equestri internazionali. Intorno alle 16 di oggi 24 settembre, un incendio improvviso ha avvolto una scuderia, intrappolando e uccidendo sei cavalli, un puledro e un inseparabile schnauzer gigante di nome Rocco.
Le indagini sono in corso, ma le prime ipotesi sembrano escludere l’origine dolosa, puntando a un’imprevedibile fatalità.
Le fiamme, divampate con rapidità fulminea, hanno trasformato i box in una trappola mortale. «Abbiamo fatto il possibile per liberare i cavalli», racconta con la voce rotta il proprietario Riccardo Giachino, «molti sono stati salvati, ma il fuoco era così alto che era impossibile raggiungere tutti i box».
È stata una corsa contro il tempo: il personale del maneggio, insieme a Giachino stesso, è stato il primo a intervenire, usando le manichette antincendio per cercare di domare l’inferno. Un tentativo disperato che, purtroppo, non è bastato a fermare la furia del rogo. Pochi istanti dopo l’allarme, sono giunti i Vigili del Fuoco di Oristano, che hanno lavorato senza sosta per contenere le fiamme e impedire che si propagassero all’intera struttura e agli altri 20 cavalli.
L’operazione di salvataggio ha visto la preziosa collaborazione dei barracelli di Terralba e di una squadra del Corpo forestale, mentre i carabinieri di Arborea hanno avviato i rilievi per far luce sulle cause del disastro.
Anche la sindaca, Manuela Pintus, si è recata sul posto per constatare l’entità dei danni. «Siamo molto dispiaciuti per quanto è accaduto», ha commentato, sottolineando la gravità del colpo subito dalla struttura. L’incendio, infatti, ha distrutto una parte essenziale del maneggio. Il dolore per la perdita è immenso, specialmente per la morte del cane Rocco, un vero e proprio compagno di scuderia, che come Giachino stesso ha raccontato «aveva come compagni di giochi i cavalli». Nonostante il dramma, la forza di volontà non manca. «Ora non ci resta che rimboccarci le maniche e rimettere a posto», ha dichiarato Giachino, guardando al futuro con determinazione, «Abbiamo tanti impegni, turisti, ma anche gare che ci attendono. Ma quei poveri cavalli e il mio cane, purtroppo, non ci sono più».
Non è la prima volta che l’Horse Country si trova a fare i conti con un incendio. Già qualche anno fa, la struttura era stata lambita da un vasto rogo che aveva divorato parte della pineta e costretto all’evacuazione di centinaia di turisti. Un precedente che rende ancora più amaro e difficile l’accaduto di oggi.