La Nuova Sardegna

Oristano

L’inchiesta

Investito e ucciso, ma i traumi sul corpo della vittima sono pochissimi

di Enrico Carta
Investito e ucciso, ma i traumi sul corpo della vittima sono pochissimi

Si infittisce il mistero sulla morte di Claudio Manca dopo un primo esame della bicicletta e del cadavere

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Terralba La morte di Claudio Manca continua a essere un rompicapo. Al di là di quello che dice, per ora, l’intestazione del fascicolo d’indagine ovvero che si ipotizza l’omicidio stradale contro ignoti con omissione di soccorso, i punti che non tornano sulla fine del 49enne sono tanti. I carabinieri, che stanno impegnando uomini della stazione di Terralba e del Reparto operativo, si trovano davanti varie incongruenze sull’ipotesi di un’auto fantasma che l’avrebbe centrato tra giovedì sera e venerdì mattina lungo la circonvallazione che stava attraversando in bicicletta. Martedì 30 settembre ci sarà l’autopsia e stavolta sarà un momento decisivo dell’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Marco De Crescenzo. Generalmente l’esame del medico legale – in questo caso sarà il dottor Roberto Demontis – sul corpo della vittima certifica quanto già appariva chiaro, al massimo fornisce dettagli in più o garantisce maggiore precisione nello stabilire la dinamica del delitto. Stavolta non sarà così, perché la prima ricognizione superficiale sul cadavere non avrebbe rilevato segni che paiono compatibili con i traumi riportati da una persona travolta da un’auto sia nel caso in cui Claudio Manca fosse stato centrato da una macchina che proveniva alla sue spalle sia da una che invece se lo sarebbe trovato di fronte.

(L’articolo in versione integrale sul giornale in edicola il 29 settembre. Per leggerlo nell’edizione digitale CLICCA QUI)

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