Solidarietà dopo l’incendio nella casa di Bonarcado, raccolti 27mila euro
La famiglia con quattro minori ha perso tutto nel rogo
Bonarcado Dopo la grande paura, procede a gran ritmo la macchina della solidarietà, partita fin dalle prime ore per aiutare la famiglia Erdas, che martedì all’alba ha perso praticamente tutto nell’incendio, generato dallo scoppio di una bombola di gas, che ha devastato la casa di via Nuoro, a Bonarcado. L’abitazione in cui Andrea, 46 anni, risiedeva con sua moglie Erica e i loro quattro figli, era stata acquistata con grandi sacrifici e poi parzialmente ristrutturata. Ma ora, nonostante la rapidità dei soccorsi e l’azione tempestiva dei vigili del fuoco, tutto è andato in fumo nel giro di poche ore: vestiti, mobili, elettrodomestici, testi scolastici e ricordi.
Le fiamme non hanno risparmiato nemmeno i telefoni cellulari. Per questo il primo pensiero di tutti è stato quello di dare una mano di aiuto a chi si trova a vivere all'improvviso una situazione drammatica. Al buon cuore del paese del Montiferru, attivatosi immediatamente per dare un sostegno concreto alla famiglia, si è aggiunto dopo qualche ora quello di Cabras, il paese di origine di Andrea. Se a Bonarcado la sindaca Annalisa Mele si è impegnata a trovare una sistemazione provvisoria ed è stata organizzata una raccolta di beni di prima necessità e una prima raccolta fondi online che ha già raggiunto i 27mila euro, anche il paese lagunare vuole fare la sua parte nell’iniziativa solidale. Così alcuni amici hanno avviato una seconda raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme.
«Questa raccolta – spiegano – nasce per aiutare Andrea, Erica e i bambini a ripartire da zero e per coprire le spese più urgenti. Con i soldi che raccoglieremo vorremo acquistare vestiti e scarpe per i bambini, beni di prima necessità di cui hanno bisogno, arredi di base e materiali scolastici e, soprattutto, ristrutturare la casa in cui abitavano o acquistare un nuovo alloggio in cui possano trovare un po’ di serenità. Anche se sarà trovata una sistemazione provvisoria, non possono stare lì a lungo».
Nelle prime ore la raccolta è andata però un po’ a rilento, ma c’è fiducia che le donazioni possano progressivamente aumentare: «Facciamo un appello ai cabraresi, da sempre generosi, perché diano un aiuto ad un loro compaesano che vive un momento di difficoltà. Anche una piccola cifra da parte di tutti può permettere di raccogliere una somma importante». La macchina della solidarietà, dunque, si è messa in moto nella speranza di una grande partecipazione.
