Il sindaco di nuovo sulla graticola, una nomina fa infuriare gli alleati
Caos in maggioranza dopo la conferma della dirigente del settore Bilancio
Oristano È di nuovo bufera in seno alla maggioranza che amministra il Comune di Oristano. Al centro della fortissima tensione politica c’è il sindaco Massimiliano Sanna, che ha rinnovato l’incarico di dirigente del settore Programmazione e gestione delle risorse a Maria Rimedia Chergia, confermandola anche vice segretario generale. La mossa, decisa con un decreto firmato “a sorpresa”, ha colto impreparati gli alleati. La notizia è esplosa in un momento delicato. Molti componenti della maggioranza, appena ricomposta e ancora in fase di “rodaggio” dopo un recente rimpasto, raccontano di aver appreso la notizia solo mercoledì sera. Stando agli umori della maggioranza, il passo in avanti del primo cittadino rischia di trasformarsi in un clamoroso passo falso. Il rinnovo, che decorre dal 27 ottobre 2025 per altri tre anni, arriva a conclusione del triennio iniziato nel 2022. La decisione smentisce le voci che davano la dirigente vicina al pensionamento, confermando la fiducia del sindaco in una figura di lunga esperienza. Il settore guidato da Chergia è, peraltro, tra i più strategici dell’amministrazione, gestendo i servizi fondamentali come Bilancio e contabilità, Tributi, Patrimonio, le Partecipate, il Personale, le gare e gli affidamenti, oltre ai cruciali ambiti di Pubblica Istruzione, Cultura e Turismo. Il sindaco Sanna ha motivato la sua scelta, si legge nel decreto, con l’intento di «assicurare continuità alla direzione del settore e l’ottimale sviluppo dell’attività dell’amministrazione con riferimento agli obiettivi definiti».
Tuttavia, il gesto di fiducia ha scatenato la reazione indignata degli alleati. Il più esplicito è Fulvio Deriu, responsabile provinciale di Fratelli d’Italia, che parla apertamente di «fuga in avanti» da parte del sindaco. «Queste cose vanno concordate», tuona Deriu, suggerendo che Sanna abbia agito «di testa sua perché ben conscio della nostra contrarietà». Deriu bolla l’azione come una «mossa inopportuna» e annuncia che chiederà chiarimenti. La sua contestazione non riguarda le «elevate capacità» della Chergia, che riconosce, ma è di principio: «In tempi così difficili, con troppi giovani preparati e capaci ai quali viene negata la stabilità lavorativa, la scadenza del primo decreto sarebbe stata l’occasione migliore per bandire un concorso. Non è stato fatto. Chiederò i motivi». Anche gli altri alleati sono stati colti di sorpresa. Giovanni Mascia, segretario provinciale di Forza Italia, ha confermato di essere stato informato solo mercoledì sera della mossa del sindaco. Pur non nascondendo l’imbarazzo, ha chiuso l’intervista in modo sbrigativo: «Mah, forse il sindaco ha ritenuto andasse bene così». Il silenzio più significativo, però, arriva dal Ps’daz: Domenico Gallus, vicepresidente dei sardisti, si è limitata a un «no comment». Per una maggioranza in fibrillazione, un riserbo così marcato, può avere tanti significati.
