La Nuova Sardegna

Oristano

La scoperta

Ladri scatenati svuotano il campeggio chiuso

Ladri scatenati svuotano il campeggio chiuso

La struttura di Is Aruttas è chiusa dopo l’avvio di un contenzioso tra il Comune e il gestore per canoni non pagati

2 MINUTI DI LETTURA





Cabras Svaligiato il campeggio di Is Aruttas da cui sono misteriosamente spariti un frigo, una minicar e pure il pergolato. Manca solo il cartello con la scritta “Torno subito”. Chi pensava che i furti d’estate si limitassero agli ombrelloni lasciati incustoditi in spiaggia, deve rivedere il suo punto di vista:  a Is Aruttas, qualcuno ha deciso di fare shopping direttamente nel campeggio chiuso e al centro del contenzioso tra i vecchi gestori e il Comune. I ladri non si sono accontentati di souvenir, ma si sono portati via frigoriferi, armadi, minicar elettriche, un motocarro e persino un pergolato in legno facendo diventare il furto un caso di trasloco deluxe. La denuncia è stata presentata da Stefania Musiu, amministratrice della Spinnaker Service, ex gestore della struttura. Al suo fianco, l’avvocato Riccardo Crovi. Il campeggio era chiuso da mesi, dopo che il Comune di Cabras aveva “stracciato” il contratto per gravi inadempienze. La rescissione era avvenuta a febbraio, poi ci fu la revoca della concessione a maggio, infine la chiusura definitiva a giugno. Da lì, il Comune era diventato custode dei beni.

A fine luglio la società Spinnaker ottenne però il permesso di entrare per fare l’inventario. Tutto al suo posto. Il 27 agosto, al termine di una nuova verifica, è ancora tutto regolare. Poi, apparentemente, nessuno entra e nessuno esce. Fino a giovedì 6 novembre, quando Stefania Musiu torna a Is Aruttas con carabinieri e rappresentanti comunali. E lì, la sorpresa: il campeggio è stato svuotato come un frigorifero dopo Ferragosto. Il bottino? Una Lancia Delta, anche quella, due minicar elettriche, celle frigo, forno e friggitrice industriali, lavabo, macchina del caffè, armadi, piani in acciaio e altri strumenti da cucina. È la conclusione di una storia contorta che affonda le radici in una gestione travagliata: contratto firmato nel 2016, lavori promessi e mai completati, canoni non pagati dal 2019, poi il tentativo di rimettere tutto in carreggiata, ma la frittata era già fatta e ora manca pure la friggitrice per rifarla. Intanto si indaga, ma una cosa è certa: chi ha svuotato il campeggio non si è fatto problemi di peso o di volume. Forse aveva un piano. O forse solo un camion molto capiente.

Primo Piano
L’incidente

Un’auto impazzita sfonda una cartolibreria, tragedia sfiorata: ecco cosa è successo

di Sergio Secci
Le nostre iniziative