La Nuova Sardegna

Oristano

Generazioni a confronto

Boom di iscrizioni e nuovi corsi, cresce la Scuola del Popolo di Oristano

di Michela Cuccu
Boom di iscrizioni e nuovi corsi, cresce la Scuola del Popolo di Oristano

Nata sette anni fa, oggi in città conta 150 alunni tra i 35 e i 75 anni

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Oristano Sette anni fa, tutto ebbe inizio in una sala riunioni della Cgil. Solo una quindicina di studenti, animati da una sete di conoscenza e dall’entusiasmo dei primi passi. Oggi, la Scuola del Popolo di Oristano è un vero e proprio fenomeno di animazione culturale e civica, con oltre 150 iscritti in città. Le lezioni, tenute da docenti, la maggior parte in pensione, che offrono il loro tempo e sapere gratuitamente, si sono moltiplicate in ben sei sedi diverse, tra scuole (come l’Othoca, il Mossa e l’istituto Deodato Meloni, le ex scuole elementari di Torregrande) ed edifici storici come Villa Baldino.

Nata in Sardegna, la scuola, che non rilascia diplomi ma nutre la mente e la comunità, ha rapidamente superato i confini regionali. Una crescita così rapida che, come racconta Gigi Taras, co-fondatore con Ivo Vacca (oggi Presidente nazionale) della Scuola di Uras, ha portato all’espansione nazionale: «Già cinque anni dopo la “nascita”, la scuola è diventata un’associazione culturale nazionale, con sede a Roma» Oggi la rete è presente anche in Toscana, Piemonte, Lazio, Sicilia, Campania, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia. Nell’Oristanese, la rete include ora le Scuole di Terralba e Uras. Gli studenti non sono i giovanissimi, ma una popolazione eterogenea di età compresa tra i 35 e i 75 anni. Sono uomini e donne con storie diverse, accomunati da un unico, potente desiderio: la voglia di conoscenza.

La filosofia alla base è chiara e inclusiva: i corsi sono interamente gratuiti. L’unica richiesta facoltativa è un contributo associativo: «Chi vuole – spiega ancora Taras – può contribuire pagando 15 euro per l’iscrizione all’Associazione, ma non è vincolante: le porte delle nostre aule sono aperte a tutti». Il nuovo anno scolastico si è aperto qualche giorno fa come di consueto, nell’aula magna del Liceo De Castro. Un evento che ha visto un’affluenza massiccia, un “pizzico di confusione tipica del primo giorno di scuola”, ma anche la vibrante energia di tantissime persone pronte a rimettersi in gioco.

L’incontro è stato il primo contatto tra docenti e iscritti, e ha dimostrato subito l’enorme interesse: a fine giornata le domande d’iscrizione erano già 140, per un totale di oltre 300 adesioni ai singoli laboratori. Nonostante il successo, l’Associazione ha deciso di riaprire le iscrizioni per alcune attività specifiche che presentano ancora posti disponibili. Una deroga al limite iniziale di “due attività” per persona, che permette di accedere a un’offerta formativa ampia e in continua espansione.

L’elenco delle attività è vasto e copre una gamma di interessi che va dal tecnico all’umanistico, con ben 19 nuovi corsi introdotti quest’anno. Tra i laboratori più gettonati e che offrono ancora la possibilità di iscriversi figurano: Diritto e Società: “Diritto internazionale" e "Diritto pratico”, “Comunità, urbanistica e spopolamento” e un ciclo di conferenze sulla “Filosofia della città”. Scienze e Tecnologia: Corso base su Computer, “Elettronica-Elettrotecnica e Informatica-Html 4” e persino “Insegnare matematica ai nonni” per aiutare i nipoti. Arte e Lingue: “Chitarre in libertà”, “Laboratorio di scultura” e l’introduzione alla “Lingua tedesca”.

Il vero “campione di incassi”, tuttavia, è il laboratorio di Archeologia, che ha registrato 50 iscritti. Non solo conferenze, ma anche la possibilità di visitare luoghi e siti, a testimonianza di come la conoscenza si trasformi in una vera e propria esperienza sul campo. La Scuola del Popolo non è solo un luogo di apprendimento, ma un motore di solidarietà, un modello virtuoso che dimostra come la voglia di sapere, supportata dalla generosità, possa rifiorire in una comunità. È la prova che per imparare non è mai troppo tardi.

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