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Sicurezza sul lavoro: Cafà, governo investa su e-learning”

Sicurezza sul lavoro: Cafà, governo investa su e-learning”

Proposta Cifa e Confsal con Fonarcom, “qualità e tracciabilità”

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“Un sistema di accreditamento delle piattaforme che erogano l’e-learning in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, per una formazione tracciabile, di qualità e con tutti i dati sicuri e in tempo reale a disposizione di Inail, Inl e Anpal”. È la proposta che il presidente del fondo interprofessionale Fonarcom e della datoriale Cifa Italia Andrea Cafà rilancia al governo Meloni e al ministro del Lavoro Marina Calderone, in occasione del 22/o Salone della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro a BolognaFiere.
“Fonarcom è stato il primo fondo, durante il lockdown, a deliberare la possibilità di trasformare la formazione in aula in formazione a distanza”, ha detto Cafà, che già nel 2021 aveva chiesto al ministero del Lavoro di introdurre “standard minimi di qualità al fine di migliorare l’ambiente di apprendimento e ottenere una tracciabilità garantita e non modificabile da parte dell’ente di formazione”. Gli fa eco Manlio Sortino, presidente Epar, ente bilaterale Cifa-Confsal: “Già durante la pandemia avevamo utilizzato lo strumento della digitalizzazione per costituire il primo albo nazionale Rlst, formando i professionisti della sicurezza e dotandoli di infrastrutture digitali utili a tutelare imprese e lavoratori”.
Sugli organismi della bilateralità interviene il segretario generale Confsal Angelo Raffaele Margiotta: “Insieme con la contrattazione collettiva svolgono un ruolo importante per la sicurezza sui luoghi di lavoro, soprattutto in una logica preventiva. Infortuni e morti sul lavoro possono essere meglio contrastati da una prevenzione partecipata che coinvolga i lavoratori e tutti gli attori del processo produttivo”.
Presente all’evento anche il presidente della commissione Lavoro alla Camera Walter Rizzetto, che ha sottolineato come “gli obblighi normativi e le attività sanzionatorie siano certo importanti, ma ancor prima di reprimere serve formare”. “E questo – ha proseguito - sia da parte datoriale sia da parte di chi riceve l’offerta di lavoro”.
"La nostra proposta resta quanto mai attuale”, ha insistito Cafà in chiusura. “Spero che il Governo Meloni e in particolare il ministro del Lavoro Marina Calderone – ha concluso - ne colgano i molti aspetti positivi in termini di trasparenza, di efficientamento e di qualità dei processi e degli ambienti formativi”.

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