La Nuova Sardegna

Accusato di falso e turbativa d’asta nei confronti di Provincia e comune di Uras

Broker condannato a 8 mesi

Enrico Carta
A fianco il tribunale a destra la sede della Provincia
A fianco il tribunale a destra la sede della Provincia

Irregolare la certificazione presentata agli enti pubblici

29 marzo 2011
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 ORISTANO. Prima la Provincia, poi il Comune di Uras. Ma il doppio incarico di broker assicurativo per conto di pubbliche amministrazioni era arrivato attraverso certificazione considerata fasulla, tanto da creare nel caso del Comune di Uras anche una turbativa d'asta.  Così per Aldo Matta, cagliaritano di 44 anni, qualche settimana fa è suonata l'ora della condanna a otto mesi e quattrocento euro di multa, esattamente la stessa pena richiesta dal pubblico ministero Paolo De Falco al termine della requisitoria.  A condannarlo al termine del processo celebrato con rito abbreviato è stato il giudice per le udienze preliminari, Annie Cecile Pinello, che si è trovata ad esaminare un caso vecchio di oltre cinque anni che fu scoperto grazie all'intervento di una società concorrente, la Wai Broker, che dopo accertamenti portati avanti da due suoi rappresentanti aveva individuato l'irregolarità delle certificazioni che Aldo Matta presentò alle due amministrazioni pubbliche.  Proprio mascherando mancati versamenti all'Inps e all'Inail il broker cagliaritano aveva raggiunto quelle credenziali che avevano convinto il Comune di Uras ad affidargli l'incarico. La Provincia, invece, per un errore commesso al momento della presentazione della domanda di ammissione al bando di gara, aveva deciso di escludere la società da lui rappresentata, la A.M.A. Sas che era a capo di un'associazione temporanea di imprese di cui facevano parte anche la G.B.S. spa e la J.L.T. srl.  Proprio i due rappresentanti legali della Wai Broker, Bonaria Incani e Graziano Passino, sono stati i due testimoni chiave dell'inchiesta e del successivo processo. È sugli esposti da loro presentati e sugli esiti di questi, che il giudice ha basato la sua sentenza, dando ragione all'impianto accusatorio messo in piedi dal pubblico ministero.  L'avvocato Rodolfo Meloni, che assisteva l'imputato, ha invece sostenuto che non vi fosse reato perché quei debiti erano stati saldati precedentemente all'avvio dell'attività di consulenza per conto dell'amministrazione coinvolta.  Parere che non ha convinto il giudice che si è fatto forte di una precedente sentenza che chiarisce invece come la regolarità sia da garantire nel momento in cui viene presentata la documentazione per partecipare alle gare d'appalto.  I casi di Oristano e Uras sarebbero però solo i primi che vedono coinvolti il broker cagliaritano, perché i rappresentanti della Wai Broker hanno portato all'attenzione della magistratura e della Guardia di finanza altri casi, mentre altre amministrazioni hanno scelto al momento di non stipulare contratti con la A.M.A Sas. Sono però casi che ancora non hanno conosciuto la prova definitiva dell'aula, mentre quelli di Uras e della Provincia di Oristano, con i reati di falso e di turbativa d'asta conosceranno certamente un nuovo capitolo in appello.
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