La Nuova Sardegna

Copiò la tesi di laurea: condannata per plagio

Daniele Murino
Copiò la tesi di laurea: condannata per plagio

Sentenza su una studentessa cagliaritana che si laureò ricalcando il lavoro di un collega della stessa università. Ma la ragazza non ha perso il titolo di dottoressa

13 maggio 2011
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CAGLIARI. Forse è stata colpa dello stress. Forse il tempo a sua disposizione era poco. Sta di fatto che una studentessa in Medicina si è vista confermare dalla corte di cassazione la condanna per aver presentato una tesi di laurea che era già stata discussa cinque anni prima. Protagonista dell'episodio è Annamaria D.A., laureata all'università di Cagliari e processata per plagio. Durante l'anno accademico 2002-2003 si è presentata davanti alla commissione di laurea con una tesi copiata di sana pianta da un elaborato di un collega della sua stessa facoltà.

E fin qui niente di strano. Ma si potrebbe dire che la studentessa se l'è andata a cercare, visto che nei giorni precedenti alla tanto sospirata discussione di laurea non ha cambiato al testo originale neanche di una virgola: stesso titolo, stesso indice, stesso svolgimento e chissà, gli stessi complimenti da parte della commissione.

Ma in questa storia di bizzarro ci sono anche le giustificazioni a sostegno della linea difensiva. Davanti ai giudici infatti, la ragazza ha detto che, essendo la sua una tesi compilativa, necessariamente doveva prendere le mosse da un lavoro altrui. La cosa meno curiosa, invece, è il cavillo legale che ha costretto i supremi giudici della corte di cassazione a restituirle il "diritto" a non vedersi cancellato il titolo accademico. Una lacuna legislativa legata al fatto che il provvedimento punitivo che accompagnava la condanna per plagio non era stato disposto dal giudice di primo grado ma solo in appello e in assenza del pm. Una mancanza procedurale che è stata la salvezza per la dottoressa dato che ha costretto la Cassazione a non rimuovere la cancellazione del diploma di laurea.

Un caso simile nelle modalità a quello che lo scorso febbraio ha coinvolto l'allora ministro della difesa tedesca, Theodor zu Guttenberg. Il rampollo di casa Merkel che, per aver copiato parte della sua tesi di dottorato, si è visto costretto a dare le dimissioni.

Secondo il presidente dell'Ordine dei medici di Sassari, Agostino Sussarellu, questa storia riserva anche un'altra sorpresa: «Poiché il fatto è accaduto prima dell' iscrizione nell'albo dei medici - ha dichiarato Sussarellu - è molto probabile che l'ordine di appartenenza abbia le mani legate. Se l'episodio fosse avvenuto a Sassari - ha concluso - sicuramente l'Ordine l'avrebbe convocata per capire le sue ragioni».
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