La Nuova Sardegna

Ozieri, padre in fuga da cinque giorni con il figlio di sei anni

Barbara Mastino
Ozieri, padre in fuga da cinque giorni con il figlio di sei anni

La madre doveva andare in vacanza nella sua nazione d’origine insieme al piccolo. Le ricerche dei carabinieri. L'uomo non ha riportato alla ex convivente il bambino di sei anni in affidamento congiunto

18 agosto 2011
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OZIERI. Da giorni non si hanno più notizie di un bimbo di sei anni e mezzo e di suo padre, spariti nel nulla da sabato pomeriggio. A quella data risale l'ultimo avvistamento, anche se da alcune indiscrezioni emerge che i due sono stati visti poco lontano da Ozieri, loro luogo di residenza. Dall'altra parte c'è la disperazione di una madre, una giovane straniera ex convivente dell'uomo, che ha già allertato le forze dell'ordine e persino l'ambasciata del suo paese d'origine, dove tra pochi giorni sarebbe dovuta andare con il figlio per una vacanza.

Un viaggio di appena dieci giorni, per il quale tutto era pronto (anche i documenti del bimbo, attualmente in possesso della madre). La storia ha tutti i contorni di un dissidio fra ex conviventi, che avendo l'affidamento congiunto del minore «dividono» i giorni sulla base di accordi tra loro. Ma questa volta forse il padre non ha gradito la decisione della mamma di portare il bimbo all'estero, e per questo si è reso irreperibile portando con sé il figlio.

Il bimbo e il suo papà sono irreperibili da qualche giorno, dopo che il genitore era andato a prendere il piccolo a casa di alcuni parenti, in un centro nel sud dell'isola, per riportarlo a Ozieri dalla mamma. Ma a Ozieri i due non sono più stati visti: la mamma li attendeva domenica mattina, ma nonostante le mille telefonate e gli sms non ha avuto notizie. Da qui la segnalazione alle forze dell'ordine, e anche un tam tam mediatico di grandi dimensioni nato con la creazione di un gruppo di ricerca su Facebook che in poche ore ha superato i 1700 iscritti in tutta l'isola, e non solo. Nelle pagine del portale, oltre agli attestati di solidarietà (anche nei confronti del babbo, che quasi nessuno crede capace di gesti «estremi» e che viene invitato a tornare a casa), anche alcune testimonianze e lo sfogo della giovane mamma.

Sull'assenza da casa del bimbo e del padre - che gli inquirenti non definiscono «scomparsa» proprio per l'esistenza di una sentenza di affidamento congiunto - indagano i carabinieri della compagnia di Ozieri, che (anche dopo aver ascoltato alcune testimonianze) per il momento escludono ogni ipotesi grave.

La pista più battuta in questo momento è quella del gesto avventato di un padre che temeva di non rivedere il proprio figlio per troppo tempo. Pare inoltre che non sia la prima volta che il genitore «sgarra» con gli orari: ma sino a questo momento si era trattato di tardare di poche ore, senza avvisare l'ex compagna. Con la quale, oltretutto, pare che i rapporti si siano deteriorati da tempo.

Gli inquirenti, come detto, mantengono il massimo riserbo, vista la delicatezza della questione e considerato che non si temono gesti «estremi» da parte del padre. Rimane comunque una grandissima preoccupazione, anche perché l'ultimo contatto telefonico tra la mamma e il bimbo risale allo scorso venerdì. Quasi una settimana fa.
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