La Nuova Sardegna

Insegnanti, guerra agli abusi

La scuola aiuta a scoprire i casi di disagio

25 ottobre 2011
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 NUORO. Quando un minore è vittima di abusi in famiglia, spesso, la figura dell'insegnante funziona come un formidabile sensore.  Ed è per questo che i seminari formativi sulla prevenzione dell'abuso e del maltrattamento in danno ai minori - che hanno fatto tappa anche a Nuoro i giorni 11 e 18 ottobre - avevano per titolo "Aiutare gli insegnanti per aiutare gli allievi".  Oltre al capoluogo barbaricino, hanno toccato le altre tre province storiche della Sardegna (Cagliari, Oristano e Sassari), coinvolgendo complessivamente una cinquantina di docenti delle scuole dell'infanzia, elementare e media. L'intero progetto è stato promosso e finanziato dalla Commissione per le pari opportunità della Regione sarda, e i seminari sono stati organizzati e tenuti materialmente dall'associazione Hansel e Gretel di Moncalieri, che vanta una lunga esperienza in tema di maltrattamento e abusi su minori.  Al percorso formativo di Nuoro, che si è svolto nella scuola primaria Ferdinando Podda, ha dato un contributo prezioso Nino Schilirò, psicologo dell'Asl di Lanusei, che ha provveduto a organizzare le giornate formative nuoresi, sviluppando interessanti relazioni su tali temi.  Ma nella tappa barbaricina non poteva non essere coinvolto Gesuino Piras, responsabile del servizio di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza dell'ospedale San Francesco.  «Gli insegnanti - spiega il neuropsichiatra -, vedendo i bambini in maniera continuativa i bambini, dall'eta di tre anni, costituiscono un termometro della situazione. Il loro rapporto diretto coi piccoli rappresenta un po' un fattore di promozione primaria». Ma qual è la situazione del fenomeno degli abusi sui minori in provincia di Nuoro? «In base alla nostra esperienza qui in reparto (attivo dal 1993, ndc) abbiamo una casistica dei soggetti più a rischio.  Si va dai figli di coppie con un genitore affetto da problemi psichiatrici, figli di genitori molto giovani e impreparati, di tossicodipendenti o alcolisti, ma anche economicamente e culturalmente svantaggiati».  Secondo Gesuino Piras il triste fenomeno degli abusi e maltrattamenti sui bambini è destinato ad aumentare anche in quelle realtà che, fino a qualche decennio fa, non lo conoscevano nelle dimensioni sconvolgenti che stanno salendo a galla.  «La causa primaria - spiega il primario nuorese - è il disgregamento progressivo della famiglia tradizionale. Con le separazioni in aumento crescono anche le conflittualità, fatte di ricatti reciproci, litigi continui ed esasperanti in cui, spesso e volentieri, i figli sono usati come grimaldello. Purtroppo proprio in queste situazioni di estrema conflittualità si annida infatti l'origine di moltissimi maltrattamenti e abusi». (g.corsi)
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