Cacciatore di Marrubiu muore ucciso da colpo di rimbalzo
Raggiunto in piena fronte mentre partecipava ad una battuta al cinghiale, un pensionato di Marrubiu (Oristano), Dino Silesu, di 63 anni, è morto dopo due ore di agonia
13 novembre 2011
1 MINUTI DI LETTURA
ORISTANO. Raggiunto in piena fronte da un colpo di rimbalzo, mentre partecipava ad una battuta al cinghiale, un pensionato di Marrubiu (Oristano), Dino Silesu, di 63 anni, è morto dopo due ore di agonia e un disperato tentativo di rianimazione da parte del personale di una ambulanza del 118. L'incidente di caccia è avvenuto intorno alle 8 di mattina in località Zuradili, in agro di Marrubiu, alle pendici del Monte Arci. Secondo la ricostruzione fornita dagli stessi cacciatori, e confermata dai rilievi eseguiti dai Carabinieri della Stazione di Marrubiu e della Compagnia di Oristano, la morte del cacciatore sarebbe frutto di una tragica fatalità.
Silesu era alla posta lungo il ciglio di una fascia tagliafuoco a più di 50 metri dal compagno di battuta che ha sparato. Il colpo ha mancato il cinghiale e ha colpito un sasso. Il proiettile ha rimbalzato ed è tornato indietro in diagonale andando a colpire Silesu che era appunto a una distanza di una cinquantina di metri. I soccorsi dei compagni di battuta sono stati immediati, Nel volgere di breve tempo è arrivata anche l'ambulanza del 118, più tardi anche l'elicottero che avrebbe dovuto trasportarlo in ospedale, ma ogni tentativo di salvare la vita a Silesi, che era sposato e padre di tre figli, è stato inutile.
Silesu era alla posta lungo il ciglio di una fascia tagliafuoco a più di 50 metri dal compagno di battuta che ha sparato. Il colpo ha mancato il cinghiale e ha colpito un sasso. Il proiettile ha rimbalzato ed è tornato indietro in diagonale andando a colpire Silesu che era appunto a una distanza di una cinquantina di metri. I soccorsi dei compagni di battuta sono stati immediati, Nel volgere di breve tempo è arrivata anche l'ambulanza del 118, più tardi anche l'elicottero che avrebbe dovuto trasportarlo in ospedale, ma ogni tentativo di salvare la vita a Silesi, che era sposato e padre di tre figli, è stato inutile.