La Nuova Sardegna

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Colpito da infarto, ma per ore si è sospettato un omicidio

di Sergio Secci

BUDONI. Era uscito di casa all'alba per accudire il bestiame ma dopo alcune ore i familiari, preoccupati per il suo ritardo e non ricevendo risposta al telefonino, sono corsi a cercarlo. Dopo...

21 maggio 2012
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BUDONI. Era uscito di casa all'alba per accudire il bestiame ma dopo alcune ore i familiari, preoccupati per il suo ritardo e non ricevendo risposta al telefonino, sono corsi a cercarlo. Dopo ricerche frenetiche Eugenio Zarra, 63 anni, originario di Brunella, frazione di Torpè, è stato ritrovato privo di vita nelle campagne vicine al porticciolo turistico di Ottiolu. Stroncato da un infarto, come ha diagnosticato un medico fatto arrivare sul posto dal magistrato di turno dopo che i primi soccorritori avevano notato alcune ferite sul volto di Eugenio Zarra. Fino a quel momento si erano rincorse tante ipotesi, anche un’aggressione finita tragicamente, sulla fine dell’uomo, che faceva il manutentore in un vicino villaggio turistico ed era stimato e benvoluto da tutti. Solo l'esito della perizia medica ha spazzato via tutti i dubbi: Eugenio Zarra è morto per un infarto che lo ha stroncato mentre era intento a falciare l'erba da utilizzare poi per alcuni capi di bestiame che allevava durante il tempo libero. L'uomo, giunto a Ottiolu ha parcheggiato la sua Fiat Panda in una stradina della borgata per poi entrare in un piccolo appezzamento di terreno per raccogliere l'erba: una parte l'aveva già sistemata nel bagagliaio dell'utilitaria quando all'improvviso è stato colto da un malore che lo ha fatto crollare a terra. Una caduta che gli ha provocato ecchimosi e graffi sul volto riscontrati poi dagli inquirenti. A fare la triste scoperta è stata una sorella dopo che uno dei due figli aveva rintracciato l'autovettura. Il ragazzo non si era reso conto che a pochi metri, disteso tra l'erba alta, c'era il corpo del padre e ha proseguito le ricerche nella zona. Poi il ritrovamento fatto dalla donna che ha fatto scattare l'allarme. Malgrado il tempestivo arrivo dei soccorsi, per lo sventurato non c'era ormai nulla da fare. I barracelli e i carabinieri di Budoni hanno transennato la zona in attesa delle disposizioni del magistrato che, dopo la perizia medica, ha disposto la rimozione del corpo e la riconsegna ai familiari per le esequie che dovrebbero tenersi questo pomeriggio nel suo paese d'origine.

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