La Nuova Sardegna

la protesta

Ombrelloni chiusi fino alle 11 negli stabilimenti balneari

SASSARI. Ombrelloni chiusi (fino alle 11), ma cocomerate, aperitivi e caffè gratis per alleviare ai bagnanti i disagi del solleone. Sarà una protesta agrodolce quella che i sindacati del settore...

03 agosto 2012
1 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Ombrelloni chiusi (fino alle 11), ma cocomerate, aperitivi e caffè gratis per alleviare ai bagnanti i disagi del solleone. Sarà una protesta agrodolce quella che i sindacati del settore hanno indetto per domani negli oltre 30mila stabilimenti balneari di tutta Italia (tranne Rimini, e garantendo comunque i servizi di salvataggio). Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti, Assobalneari Italia-Confindustria e Cna-Balneatori hanno deciso di negare l’ombra durante una manciata di ore per dire no alle aste delle concessioni demaniali previste dall’Unione europea con la direttiva Bolkestein a partire dal primo gennaio 2016, e anche per manifestare contro il silenzio del governo rispetto ai problemi della categoria. Lo scorso febbraio si era riunito il tavolo tecnico che avrebbe dovuto studiare una soluzione al problema, ma a oggi – fanno notare gli addetti ai lavori – tutto è fermo. L’Italia dei valori ha presentato ieri alla Camera una proposta di legge per escludere dall’applicazione della direttiva Bolkenstein la gestione degli stabilimenti balneari e, in generale, tutte le attività connesse a questo settore. «Se si applica la Bolkenstein – ha spiegato Antonio Di Pietro – gli effetti per i nostri imprenditori che gestiscono gli stabilimenti balneari sarebbero devastanti: finirebbe tutto nelle mani delle multinazionali che avanzerebbero offerte al ribasso senza garantire servizi, occupazione e contrasto alla criminalità organizzata».

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative