La Nuova Sardegna

VILLASIMIUS. A provocare la morte del subacqueo – con tutta probabilità un sub francese – avvistato e recuperato lunedì pomeriggio a “Punta sa Guardia”, l’estremità meridionale dell’isola di Serpentara, all’interno dell’area marina protetta di Capo Carbonara, è stato uno choc traumatico. Lo ha certificato l’anatomopatologo Roberto Demontis che ieri pomeriggio su incarico del magistrato di turno, il pm Emanuele Secci, ha eseguito la perizia necroscopica nell’istituto di medicina legale del policlinico di Monserrato. Il subacqueo è stato travolto da una imbarcazione la cui elica gli ha tranciato di netto la caviglia e il piede destro e gli ha provocato altri traumi. Secondo il medico legale la morte sarebbe sopraggiunta quasi subito e sarebbe avvenuta lunedì mattina poche ore prima che la turista svizzera avvistasse il corpo galleggiante mentre faceva una escursione su un gommone preso a noleggio nel porticciolo Marina di Villasimius“ insieme ai familiari. I carabinieri della compagnia di San Vito, guidati dal capitano Federico Lojacono, hanno intanto rinvenuto ieri mattina lungo la litoranea Costa Rei-Villasimius, un camper appartenente a M.P., un cittadino francese di 46 anni. I militari non escludono che sia proprio la vittima. Tramite il consolato francese sono state attivate le opportune verifiche. Solo oggi si conosceranno i risultati. L’ipotesi è molto plausibile anche perché secondo gli accertamenti effettuati non risultano segnalazioni e denunce di dispersi in tutto il territorio.

I carabinieri da oggi, con la collaborazione della capitaneria di porto di Cagliari, daranno la caccia all’imbarcazione che ha travolto e ucciso il sub. Il proprietario quasi sicuramente sarà accusato, oltre che di omissione di soccorso, anche di omicidio colposo.