La Nuova Sardegna

rifiuti smaltiti abusivamente: dodici denunce

L’isola delle discariche: la Finanza ne sequestra 9

L’isola delle discariche: la Finanza ne sequestra 9

CAGLIARI. Il mostro di Idra della mitologia classica ha nove teste. In questo caso, più prosaicamente, si tratta di nove discariche abusive sparse in tutta la Sardegna che la guardia di finanza ha...

24 ottobre 2012
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Il mostro di Idra della mitologia classica ha nove teste. In questo caso, più prosaicamente, si tratta di nove discariche abusive sparse in tutta la Sardegna che la guardia di finanza ha individuato e sequestrato. L’operazione è stata battezzata “Idra2”, acronimo di “Identificare, denunciare, ripristinare e ammonire”. Mentre il “2” si riferisce al fatto che nel maggio scorso la Guardia aveva condotto un’operazione analoga.

Ma perché questo acronimo? Perché anche i rifiuti dispersi senza regole sul territorio possono essere considerati dei “mostri” e forse più pericolosi di quelli antichi.

Dodici sono le persone denunciate. L’intervento è stato condotto dal reparto operativo aeronavale della guardia di finanza di Cagliari e ha interessato le aree di Alghero, Sassari, Tortolì, Barisardo, Sant’Antioco, Gonnosfanadiga, La Maddalena, Quartu e Assemini. L’operazione ha visto impegnati decine di militari delle fiamme gialle che hanno setacciato il territorio.

Nello specifico sono state riscontrate numerose irregolarità all’interno delle aziende che gestiscono i rifiuti speciali e pericolosi, e individuate diverse discariche abusive. In totale sono stati sequestrati venticinquemila metri quadrati di rifiuti.

A Quartu e Assemini i militari hanno denunciato i proprietari di due terreni agricoli in cui erano state scaricate oltre ottocento tonnellate di inerti da demolizione e circa cinquecento di rifiuti speciali e pericolosi come eternit, filtri di oli esausti, rottami di veicoli, resine da costruzioni e filtri industriali.

Ventidue i controlli effettuati dalla guardia di finanza ad Alghero. Sotto i riflettori sono finite le imprese che operano lungo la fascia costiera: per verificare il rispetto della normativa sugli scarichi di acque reflue. Una persona è stata denunciata e sei sono state le violazioni amministrative contestate dagli inquirenti. In località Fighera, sempre ad Alghero, è stata individuata anche una discarica abusiva di pneumatici (circa un centinaio), ma i proprietari – informa il comando della guardia di finanza – non sono ancora stati individuati. Lungo la strada provinciale 56 a Sassari i finanzieri hanno sequestrato un’area di circa milleduecento metri quadri in cui erano state abbandonate trentaquattro carcasse di auto e rottami. Il proprietario sarà denunciato. A Tortolì i militari hanno sequestrato un’area di circa duemilacinquecento metri quadri all’intero di un cantiere edile in cui erano stati scaricati abusivamente rifiuti speciali. L’area si trova nelle vicinanze del parco La Sughereta, nella zona residenziale di Porto Frailis. In questo caso sono state cinque le persone denunciate riconducibili a due imprese edili che operano nella zona.

Inoltre a pochi chilometri da Barisardo un’area di circa diecimila metri quadrati era stata adibita a discarica abusiva, prevalentemente di eternit. Ed ancora: a Sant’Antioco, nei pressi dell’ex mattatoio, trovati cumuli di rifiuti che hanno degradato l’area.

Materiale di risulta provenienti da demolizioni e scavi stradali sono stati trovati anche a Gonnosfanadiga: su due aree di complessivi settemila metri quadra. E i proprietari sono stati denunciati.

Nella località Trinita alla Maddalena, infine, e in collaborazione coi funzionari del Comune, è stato fatto un controllo in un cantiere edile, dove sono stati trovati tre lavoratori “in nero”: denunciati i proprietari. (r.p.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative