La Nuova Sardegna

Lavori non autorizzati nei cantieri Harrods

di Serena Lullia
Lavori non autorizzati nei cantieri Harrods

Secondo gli inquirenti mancherebbe anche il permesso della Regione Il giudice deciderà se confermare il sequestro dell’area di fronte al mare

28 aprile 2013
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PORTO CERVO. Il villaggio Harrods resta sotto sequestro preventivo. Sarà il giudice nei prossimi giorni a decidere se confermare il provvedimento. I carabinieri di Porto Cervo, in collaborazione con l'ufficio tecnico del Comune di Arzachena hanno fermato le ruspe sul cantiere del molo vecchio. A rischio il taglio del nastro del tempio dello shopping di lusso voluto dalla Qatar Holding, il primo intervento della Costa Smeralda dell’emiro .

Secondo i militari i lavori di scavo nel piazzale del porto vecchio che si affaccia sui maxi yacht non sono stati autorizzati. Per interventi di quel tipo serve una licenza edilizia e un via libera paesaggistico. Che la Porto Cervo marina, società che fa capo al fondo sovrano del Qatar, proprietario della Costa Smeralda da meno di un anno, non possiede. Sul tavolo dei qatarini c'è solo una autorizzazione per realizzare le strutture temporanee del Porto Cervo deluxe village, villaggio di cristallo e acciaio con 22 boutique dei brand della moda mondiale fra cui l’inglese Harrods, di proprietà della Qatar Holding. E la copia di una comunicazione di attività di edilizia libera inviata all'ufficio tecnico per la manutenzione dell’asfalto e la realizzazione di scavi di modesta entità. Ma dal sopralluogo dei militari è emerso che il piazzale è stato sventrato con scavi profondi quasi un metro all’interno dei quali sono stati sistemati dei tubi nuovi .

L’alt al cantiere, arrivato dopo la verifica dei responsabili dell’ufficio tecnico, seguirà ora l’iter della giustizia. «I principi di legalità e di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge sono i pilastri su cui si fonda la nostra amministrazione – commenta il sindaco di Arzachena Alberto Ragnedda –. Le regole devono essere rispettate da tutti, dal semplice cittadino come dalle grandi società».

La sistemazione dell’asfalto doveva essere un intervento propedeutico alla nascita del Deluxe village. La vetrina delle vanità pensata da Antonello Carta e Giò Pagani è stata autorizzata da Comune e Soprintendenza come struttura temporanea, da metà giugno a metà settembre. Con la prescrizione di non modificare lo stato dei luoghi.

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