La Nuova Sardegna

I quattro mori sulle bare dei brasiliani

I quattro mori sulle bare dei brasiliani

Arzachena rende omaggio alla famiglia Passoni, oggi le salme saranno rimpatriate a San Paolo

03 dicembre 2013
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ARZACHENA. Sulle bare le bandiere del Brasile, dell’Italia, della Sardegna. Un abbraccio multietnico, l’ultimo, alle quattro vittime arzachenesi dell’alluvione, Isael Passoni, la moglie Cleide, Weriston di 20 anni e Laine di 16. Figli di sangue del Sudamerica dove rientreranno oggi da Roma. Figli adottivi dell’Italia e della Gallura, dove hanno vissuto per venti anni tra Arzachena e Luogosanto. È stata la famiglia di Cleide a chiedere al Comune che sulle bare, insieme con la bandiera del Brasile, venisse esposto il tricolore. L’amministrazione ha voluto poi aggiungere il vessillo dei Quattro mori.

Ieri sera le salme sono state trasferite a Olbia per essere imbarcate sul volo per Roma. Questa mattina dalla capitale raggiungeranno San Paolo. Dal giorno dell’alluvione in cui i Passoni hanno perso la vita nell’appartamento-garage dove vivevano, le salme sono rimaste nel cimitero di Arzachena. In queste due settimane c’è stato un lungo pellegrinaggio verso la chiesetta del camposanto, che si è riempita di corone, mazzi di fiori, candele. La comunità arzachenese non ha dimenticato i suoi morti, snobbati dal resto delle istituzioni e dai media. E si è unita nel dolore alla comunità brasiliana di cui Isael era una guida spirituale. Il rimpatrio della famiglia Passoni è stato organizzato dal Comune che, attraverso la Provincia, ha trovato anche i soldi per pagare le spese del viaggio.

Sulle quattro morti la Procura di Tempio ha aperto un’ inchiesta. Il seminterrato in cui i Passoni sono annegati non aveva l’abitabilità. (se.lu.)

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