La Nuova Sardegna

la morte del direttore d’orchestra

A Bologna l’omaggio ad Abbado del presidente della Repubblica

A Bologna l’omaggio ad Abbado del presidente della Repubblica

BOLOGNA. La musica eseguita dal vivo da orchestrali amici e colleghi, la corona di fiori omaggio del presidente della Repubblica e cinque piante di girasoli attorno al feretro: è la camera ardente di...

22 gennaio 2014
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BOLOGNA. La musica eseguita dal vivo da orchestrali amici e colleghi, la corona di fiori omaggio del presidente della Repubblica e cinque piante di girasoli attorno al feretro: è la camera ardente di Claudio Abbado allestita nella chiesa dei Santi Vitale e Agricola, all’interno della basilica monumentale di Santo Stefano, nel cuore di Bologna e a pochi metri dall’abitazione dove viveva con la famiglia. Uno dei primi a dare l’ultimo saluto al grande direttore d’orchestra, scomparso lunedì, è stato proprio Giorgio Napolitano che lo nominò il 30 agosto senatore a vita.

Il capo dello Stato, sceso in stazione insieme alla moglie Clio è arrivato in piazza Santo Stefano intorno alle 13. Dopo essere salito (per qualche minuto) in casa ha abbracciato i familiari di Abbado e ha seguito il feretro portato a spalla in chiesa dagli amici più stretti del maestro. Napolitano è ripartito poco dopo le 14.30 dopo aver pranzato in un locale vicino. Prima di entrare in auto è stato salutato dall’applauso dei cittadini. La camera ardente è stata aperta al pubblico intorno alle 15.

Centinaia le persone che hanno omaggiato il maestro. Sarà proprio la musica a ricordare Abbado ed a “riempire” la basilica. Attorno al feretro cinque leggii: musicisti-amici “diretti” in passato dal maestro, come i componenti dell’orchestra Mozart, insieme per interpretare brani dal vivo.

Prevista anche la trasmissione di composizioni registrate in modo da avere musica senza sosta. Molti i volti noti arrivati alla camera ardente. Tra questi: il ministro alle Attività culturali, Massimo Bray, il sovrintendente del teatro alla Scala di Milano, Stephane Lissner, l’architetto Renzo Piano , rappresentanti delle istituzioni locali e delle forze dell’ordine oltre ad orchestrali e solisti amici di lunga data.

Presente anche don Giovanni Nicolini (amico di famiglia) e l’ex sindaco di Bologna, Sergio Cofferati. All’entrata della chiesa alcuni mazzi di fiori, portati dai cittadini, sono stati lasciati, all’esterno, sul muretto nel rispetto della volontà dei familiari del senatore a vita che avevano chiesto di esprimere il proprio ricordo con le donazioni alla Casa circondariale Dozza, Giovanni Nicolini e al Centro di ematologia oncologia pediatrica di Bologna. La camera ardente rimarrà aperta fino alla mezzanotte di oggi. I funerali saranno tenuti in forma privata.

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