Il parroco: «Pietrolino, un raggio di sole»
Il ricordo commosso del sacerdote per il piccolo chierichetto colpito dalla furia degli assassini
TEMPIO. Sabato notte, insieme ai due vice parroci, Don Antonio Tamponi, è stato fra i primi ad arrivare in via Villa Bruna per benedire le salme e portare una parola di conforto ai familiari. Ieri mattina, come tutte le domeniche, ha celebrato alle 10.30 la messa dei bambini ed è toccato a lui l’ingrato compito di spiegare ai fanciulli quanto era accaduto.
«Sono incredulo - ha detto dopo la messa - la vita è un dono di Dio e nessuno con lucidità ed efferatezza può togliercela. Quello che sconcerta e spacca il cuore è pensare che Pietrolino, nostro chierichetto, un raggio di sole, sia stato anche lui ucciso. Può esistere un sicario che abbia questo coraggio? Può esistere una tale disumanizzazione? Mi sembra impossibile. Vedo gli occhi di Giulia alle 10.30 della domenica, sorridermi. Era sempre felice a messa con il bambino. Non riesco a razionalizzare, non il fatto, ma questa premeditata follia che certe organizzazioni criminose neanche ammettono».
Per le vittime della strage si è pregato anche nella parrocchia del Sacro Cuore, retta da don Efisio Coni: «Una tragedia grande, che ha sconvolto la nostra pacifica città - ha detto il sacerdote - un dolore che ha funestato la serena domenica di maggio in cui la nostra parrocchia del Sacro Cuore celebrava le prime comunioni di dodici ragazzi. La solidarietà e la preghiera hanno toccato il cuore dei parrocchiani e tutti insieme ci siamo riuniti nel raccoglimento. Fatti di sangue come questo, dopo il momento delle lacrime e del dolore, devono spronare la nostra città alla riscoperta dei valori alti del vangelo e della solidarietà. La vicinanza per le famiglie è d’obbligo, ma la speranza si rende necessaria per i figli della nostra Tempio. Auspichiamo che la giustizia faccia il suo corso e che episodi come questo, che solitamente sembrano lontani, non abbiano più a funestare la vita delle nostre comunità».
Un messaggio arriva anche da Oristano, da padre Paolo Contini, sino ad alcuni mesi fa parroco di San Giuseppe: «Oggi un triste risveglio con la notizia terribile della strage della famiglia Azzena. Sono profondamente unito al dolore di tutta la città di Tempio. Prego con voi e per voi e vi porto nel mio cuore in questo momento di assurdo dolore». (a.m)