Oggi al Verdi “JazzOp” Note per un requiem felice
SASSARI. Prosegue “JazzOp”, rassegna di produzioni originali giunta all'undicesima edizione ed organizzata dall'associazione Blue Note Orchestra. Dopo il successo del primo appuntamento “Rodger's...
SASSARI. Prosegue “JazzOp”, rassegna di produzioni originali giunta all'undicesima edizione ed organizzata dall'associazione Blue Note Orchestra. Dopo il successo del primo appuntamento “Rodger's Songs”, progetto firmato da Paolo Silvestri che ha portato sul palco del teatro Verdi la trascinante energia dell'Orchestra jazz della Sardegna (OJS) e dell'ospite solista, il trombettista Fabrizio Bosso, arriva oggi alle 21 sempre al teatro Verdi, il secondo progetto della stagione “Synckrétismòs de las Americas”. Con questa nuova opera Paolo Silvestri si ripropone di inaugurare un nuovo genere musicale: il Requiem Felice, concepito per celebrare la morte di cose detestabili come le guerre, le ingiustizie sociali, le discriminazioni razziali, i genocidi ed ogni genere di abominio. La coproduzione originale dell'associazione Blue Note Orchestra e polifonica Santa Cecilia presenta sul palco accanto all'OJS diretta da Silvestri: Barbara Casini, profonda conoscitrice della tradizione musicale brasiliana e la polifonica diretta da Daniele Manca. La collaborazione dell'OJS con l'ensemble corale storico della città di Sassari già in passato ha dato vita a coproduzioni di grande rilievo quali “Jazz Te Deum” (nel 2001, 2002 e 2008) e “Sacred Concerts” del 2011.
“Synckrétismòs de las Americas” è un viaggio nel continente americano immaginato come simbolo del superamento del concetto di razza. Un continente giovane, un tempo terra di conquista per l'Europa, teatro di sconvolgenti massacri e di inumana schiavitù, abitato da popoli di origine diversa che nel corso del tempo hanno fuso le loro culture e che, nonostante la loro storia di sofferenza, hanno dato origine a nuove meravigliose forme di espressione. In questo requiem, musiche popolari e musiche colte nate in luoghi e in periodi diversi si incontreranno attraverso ciò che realmente hanno in comune o semplicemente per assonanze e similitudini. Così si mescolano in un concerto unico: il maracatu, lo choro, il frevo del Brasile e il tango dell'Argentina, il candombe dell'Uruguay, il landó del Perù, la rumba di Cuba, il calypso delle Antille per poi arrivare al jazz, al blues ed al rock degli Stati Uniti. Tutte queste musiche, fuse in un progetto composito e ricchissimo, celebreranno la morte delle discriminazioni tra gli uomini e delle disuguaglianze tra i popoli, in una sorta di sincretismo musicale di percorso alla ricerca della musica di un Nuovo Mondo, fatto di incontri e di fratellanza umana.
Il costo del biglietto per oggi è di 10,00 Euro, l'abbonamento per i due spettacoli costa 15,00 Euro, mentre l'ingresso al concerto del 21 giugno, al quale fin dal pomeriggio faranno da corollario altre manifestazioni, è gratuito.