La Nuova Sardegna

L’avvocato Azzena rinuncia alla difesa

L’avvocato Azzena rinuncia alla difesa

Il nuovo legale d’ufficio del giovane artigiano è una sua ex fidanzata che ha accettato l’incarico

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TEMPIO. Il penalista Giovanni Azzena, dopo una notte di sofferta riflessione, ha rinunciato alla difesa di Angelo Frigeri, il trentunenne di Tempio fermato lunedì per l’omicidio di Giovanni Maria Azzena, della moglie Giulia Zanzani e del figlio dodicenne Pietro, uccisi nella loro abitazione nel centro storico di Tempio.

Sulla decisione del legale (omonimo ma non parente del presunto omicida) avrebbero inciso il fattore emotivo e contrasti sulla linea difensiva. «Non posso assistere, con la serenità indispensabile in questa delicatissima vicenda processuale, un cliente le cui decisioni sono altalenanti, immotivati e imprevedibili» ha specificato il legale, che si è detto addolorato per l’intera vicenda che ha duramente colpito le famiglie delle vittime e quella del presunto assassino. Al suo posto, ironia della sorte, la selezione computerizzata della Procura è ricaduta, tra gli avvocati d’ufficio in lista ieri, nella ex fidanzata dell’indagato, l’avvocato Gianna Sotgiu. La quale ha assunto l’incarico per espletare le incombenze previste ieri (perquisizioni e accertamenti scientifici) è sarà presente, questa mattina, nel carcere di Nuchis per garantire la difesa del giovane durante l’udienza di convalida che sarà presieduta dal gip Marco Contu.

Intanto anche le persone offese, i familiari dei due coniugi e del bimbo trucidato, in vista del procedimento penale già aperto si sono costituiti parte civile, dando incarico ai loro legali. La madre del commerciante di scarpe, la tempiese Pasqualina Bulciolu, il fratello della vittima Giuseppe Azzena e la sorella, Alessandra Azzena, si sono affidati agli avvocati Filippo Orecchioni e Tore Diana. La famiglia Zanzani (il padre, la madre e la sorella di Giulia Zanzani, trucidata a Tempio sabato scorso) hanno invece incaricato di tutelarli nel giudizio i legali Carla Puddu e Alessio Cerruti.

«Riponiamo piena fiducia negli inquirenti, ai quali diamo atto d’aver lavorato alacremente in questi giorni. Non possiamo dire se si possa parlare di svolta definitiva ma riteniamo sia certamente un passo importante – hanno detto i legali delle due famiglie in riferimento all’arresto del presunto, assassino di via Villa bruna – e siamo convinti che giustizia sarà fatta. Noi, per quanto ci riguarda, faremo tutto quanto in nostro potere nell’interesse dei familiari, anche al fine di tutelare e proteggere l’immagine delle vittime».

I legali attendono le prime risultanze processuali e il momento in cui potranno formalizzare la loro costituzione in giudizio. (g.p.c.)

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