La Nuova Sardegna

tra i due scoppia la pace

E ora per Nizzi si libera una poltrona a Montecitorio

E ora per Nizzi si libera una poltrona a Montecitorio

OLBIA. Se fosse un film sarebbe «C’eravamo tanto odiati». Una pellicola con il lieto fine. Sì, perché Salvatore Cicu e Settimo Nizzi per anni si sono fatti la guerra, si sono fronteggiati a muso duro....

27 maggio 2014
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OLBIA. Se fosse un film sarebbe «C’eravamo tanto odiati». Una pellicola con il lieto fine. Sì, perché Salvatore Cicu e Settimo Nizzi per anni si sono fatti la guerra, si sono fronteggiati a muso duro. Dentro Forza Italia o dentro il Pdl. Ora, a confermare che le vie della politica sono infinite, Cicu viene eletto all’europarlamento, anche con il sostegno di Nizzi. Il neo deputato di Strasburgo lascia così il suo scranno a Montecitorio al primo dei non eletti in Sardegna. Che è, guarda caso, proprio Settimo Nizzi. L’ex sindaco di Olbia fa ritorno alla Camera dei deputati dove era stato già eletto nella passata legislatura. Cancellati con un colpo di spugna i veleni, le polemiche, quel posto numero 4 nella lista bloccata del Pdl, dietro Pili, Cicu e Vella, che impedì l’elezione a Nizzi, come pure identica fine fece Fedele Sanciu al Senato.

Nizzi, dato quasi per morto dopo il crollo alle comunali davanti a Giovannelli e il successivo cappaò alle politiche, come un gatto dalle sette vite è di nuovo vivo. La mossa che ha promosso l’attuale presidente del Consorzio industriale Cipnes al parlamento italiano è frutto di un forte accordo che, visto l’esito positivo, in qualche modo servirà a serrare le fila dei forzisti in Sardegna.

Nizzi per ora si gode l’inaspettato ritorno nell’aula di Montecitorio e promette di sotterrare per sempre l’ascia di guerra. «Con Cicu per tanto tempo non siamo andati d’accordo. Un grave errore – sottolinea il neo deputato –. No, credo davvero che il dialogo sia molto meglio della litigiosità». (en.g.)

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