La Nuova Sardegna

gli esperti

Il nuovo guerriero: un pezzo unico

Le dimensioni non coinciderebbero con quelle dei suoi “fratelli”

26 luglio 2014
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CABRAS. Un volume di reperti impressionante. Lo scavo di Mont’e Prama ha mantenuto le aspettative della vigilia e il lavoro degli archeologi ha permesso di riportare alla luce tanti nuovi pezzi. Una collezione che porta in dote interrogativi avvincenti che aumentano il “peso” della scoperta. Ad esempio, il primo guerriero rinvenuto dopo la riapertura degli scavi potrebbe essere un pezzo unico. Le dimensioni, infatti, non coinciderebbero con quelle dei suoi “fratelli”. Poi, la testa scavata e riportata alla luce giovedì ha acceso un piccolo dibattito. Non tutti sono convinti che si tratti di un nuovo esemplare. L’unica cosa sicura è che sia un pugilatore: «La conformazione è quella - ha confermato l’archeologo Raimondo Zucca - ma potrebbe essere la testa che manca a uno dei sedici pugilatori rinvenuti nel corso degli scavi degli anni settanta». C’è molta cautela anche nella classificazione dei busti che, secondo le ultime indiscrezioni raccolte ieri mattina, potrebbero essere addirittura due. Poi ci sono piedi e mani di arenaria, accompagnati da centinaia di altri piccolissimi reperti, tutti lavorati e tutti probabilmente legati in qualche modo al complesso scultoreo che conta, a oggi, sedici pugilatori, sei arcieri e sei guerrieri. Tra le novità assolute, oltre alla tomba ritrovata nei giorni scorsi ma ancora non esplorata, ci sono i piedi delle statue. Tra gli ultimi ritrovamenti, infatti, spicca una serie di piedi che si differenziano da quelli rinvenuti fino a ora perché avvolti da una sorta di sandalo che non ha riscontri nelle statue rinvenute precedentemente. (c.z.)

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