«Si faccia luce sulla Fondazione»
Interrogazione dei Riformatori sulla gestione delle risorse dell’ente
CAGLIARI. Il caso Fondazione Banco di Sardegna approda in Parlamento. Con una doppia interrogazione, una in Consiglio regionale del gruppo consiliare dei Riformatori (primo firmatario il coordinatore regionale Michele Cossa) e l'altra presentata alla Camera dal deputato Pierpaolo Vargiu, si chiede da un lato alla Regione e dall'altro al Governo di far luce sulla situazione della Fondazione e su alcune operazioni del Banco. «Questioni importanti - spiega una nota dei Riformatori - anche perché il patrimonio di circa 900 milioni di euro è dei sardi, sulla base della Carta delle Fondazioni». In particolare Vargiu e Cossa chiedono se ministro e presidente della Regione se non ritengano che la Fondazione debba essere chiamata a rispondere del proprio operato circa l'effettivo perseguimento dell'esclusivo interesse della collettività sarda, anche tramite la netta separazione tra finanza e politica; se la Fondazione abbia messo in atto tutti gli opportuni strumenti per ottenere un profondo cambiamento delle regole di governance, nella direzione di una chiara e trasparente rappresentatività degli organi e della garanzia del necessario ricambio dei vertici; e infine per quale motivo sia stato siglato un patto para-sociale tra Banco di Sardegna e Banca popolare dell'Emilia Romagna che sembrerebbe ad esclusivo vantaggio di quest'ultima e quali siano le ragioni che hanno indotto il Banco di Sardegna a «svendere» la Sardaleasing alla controllata della Bper».