La Nuova Sardegna

Carrus: «Insoddisfatti della giunta Pigliaru»

Il leader della Cgil isolana chiede maggiore attenzione da parte dell’esecutivo di centrosinistra

2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Le voci di Sardegna hanno aperto il Landini-day. La prima a salire sul palco è stata Patrizia, che si è commossa nel leggere la lettera di un figlio al padre operaio appena licenziato da un manager arrivato dall’altra parte del mare. Poi Alessandra, in cassa integrazione da cinque anni che è stata capace di riempire la piazza con un drammatico «non vorrei più sentirmi inutile». Subito dopo Beatrice senza più una fabbrica, perché il padrone è scappato via con la cassa e gli stipendi. Laura e Francesco, gli studenti, che sono alternati nella lettura di una preghiera laica in cui il presente «ammazzato dalla crisi» e del futuro «sappiamo solo che è una nebbia senza speranza». Ma ci sono stati soprattutto loro, i due sindacalisti. Mariano Carboni, segretario regionale della Fiom, che ha lancia un segnale alla giunta Pigliaru: «Presidente, sei sotto osservazione e adesso ti chiediamo di accelerare il passo. Con te vogliamo discutere il rilancio di un’industria sostenibile, ma anche proporti progetti per l’agricoltura, il turismo e molto altro ancora. La Sardegna può e deve diventare il polo logistico del Mediterraneo e di questo vogliamo parlare subito con Pigliaru e i suoi assessori». È quella capacità di ascolto che finora il governo regionale ha promesso, per poi dimenticarsi in fretta del giuramento di settembre. A ricordarlo, o meglio ancora a denunciarlo, è stato il segretario regionale della Cgil, Michele Carrus. «Dovevano essere aperti un bel po’ di tavoli tematici, ma in questi mesi non è accaduto nulla. Non siamo stati più convocati e nel frattempo continuiamo a essere insoddisfatti, come allora, di quanto questa giunta governata dal centrosinistra fa per il lavoro». Lavoro da difendere dalla recessione, dall’emergenza e poi da rilanciare con investimenti, pubblici e privati, di cui però nessuno parla o parla poco. Carrus l’ha detto: «Non conosciamo ancora i progetti della Giunta. Non riusciamo capire quali siano le scelte che vorrebbe fare, o su quali settori voglia puntare». Lo scollamento fra politica e sindacato non è solo a Roma, il virus renziano pare si sia diffuso persino a Cagliari: «Sono inaccettabili – ha concluso il segretario – anche le troppe riforme poco o nulla condivise, tirate fuori dai più disparati cilindri e da cui addirittura spesso sono usciti un bel po’ di conigli malconci». Fino all’offerta risolutiva lanciata alla politica: «Dialoghiamo, perché è di questo che la Sardegna ha molto bisogno». (ua)

Primo piano
Meteo

L’anticiclone non molla: quando il caldo allenterà la presa in Sardegna

Le nostre iniziative