La Nuova Sardegna

AL jazzino

Mauro Sabbione, alle radici di “Tango”

di Andrea Musio
Mauro Sabbione, alle radici di “Tango”

Il pianista rilegge i brani del celebre disco dei Matia Bazar del 1983

13 giugno 2015
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CAGLIARI. “Tango”, il disco della svolta, la virata verso la musica elettronica, avanguardia per il panorama musicale italiano. Erano i primi anni ottanta (1983) e i Matia Bazar, con quel disco sono all'apice del successo ma anche in un periodo in cui i loro testi avevano un peso sociale e politico tale che furono vittima di diversi boicottaggi e censure. Quel disco, segnò anche l'uscita dal gruppo di Mauro Sabbione, autore, per due album, insieme a Aldo Stellita di quelle canzoni entrate a far parte della storia della musica del Belpaese.

Proprio Sabbione, giovedi ha raccontato, durante il concerto al Jazzino, storie ed aneddoti legati alla storia di quel gruppo. E “Tango” è stato al centro dell'esibizione del pianista genovese. Non le versioni che hanno scalato le classifiche ma quelle originali. «Cioè così come venivano composti – ha raccontato – prima cioè di trasformarsi in qualcosa d’altro grazie all’elettronica. Eccoli come pezzi classici».

Ed ecco scorrere al piano, uno dopo l’altro, brani come “Elettrochoc – Allegro”, “Palestina – Allegretto”, “Intellighenzia – Adagio” ed ancora “Il video sono io – Prestissimo” e naturalmente la bellissima “Vacanze romane – Maestoso”. Quella canzone che attirò l'attenzione di Federico Fellini e Marcello Mastroianni che li vollero nella colonna sonora di “E la Nave va” ma la trattativa non andò a buon fine «perché - spiega Sabbione - i produttori del gruppo ritennero che non fosse una buona idea e perché Fellini era un comunista». Ma questo non è l'unico caso. «La Rai e Mediaset -spiega - durante una nostra apparizione in tv non trasmisero mai le immagini di Antonella Ruggero che cantava la canzone “Palestina” con il pugno alzato».

Ad accompagnare la musica di Mauro Sabbione, immagini rare e spezzoni di video con i testi. Frammenti salvati tra i pochi poiché gran parte del materiale video non si salvò dagli archivi della Rai prima dell'era della digitalizzazione. Quarantacinque minuti fitti, prima dell'intervento sul palco del polistrumentista e cantante Mario Brai. L'appuntamento cosi come quelli dei giorni precedenti è servito da test del progetto che vedrà i due di nuovo assieme con brani originali, composti separatamente dai due musicisti . Sono “Il vento e le onde”, Briciole di terra”, tra i pezzi di Brai, la celeberrima “Woda woda” di Sabbione scritta per i Litfiba. I due saranno ancora insieme in Sardegna per un ultima data. di scena questa sera, alla Locanda Rosella a Giba dalle ore 22 per un concerto organizzato dalla neonata associazione Kolossoi.

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