«Scappano dalle guerre i muri non serviranno»
ROMA. Germania e Francia bacchettano Italia e Grecia sull’emergenza profughi: i centri di registrazione dei migranti vanno realizzati rapidamente, entro l’anno, chiedono da Berlino Angela Merkel e...
ROMA. Germania e Francia bacchettano Italia e Grecia sull’emergenza profughi: i centri di registrazione dei migranti vanno realizzati rapidamente, entro l’anno, chiedono da Berlino Angela Merkel e François Hollande, secondo i quali, nell’emergenza attuale - una situazione «straordinaria» che «nessun Paese può risolvere da solo» - i ritardi sono inaccettabili e la Commissione europea deve premere «sui Paesi che non rispettano le condizioni del diritto d’asilo»: «Si tratta della registrazione, degli standard minimi dei centri di accoglienza e degli standard minimi sulle forniture sanitarie» ha puntualizzato Merkel, in un weekend difficilissimo in Germania a causa di gravi tumulti in Sassonia, con trenta agenti feriti e panico fra i rifugiati. Merkel è alle prese con i numeri inattesi dei richiedenti asilo - oltre 800 mila quelli stimati per il 2015 - e l’insofferenza di frange di popolazione innescate da populisti ed estremisti di destra. «In Germania si riconosce la dignità di ogni persona» e «si applica il diritto d’asilo» ha ribadito Merkel.
Tensione ieri anche a Bresso, alle porte di Milano, dove un centinaio di migranti ha bloccato una strada adiacente a un centro di accoglienza per chiedere più rapidità nelle pratiche di identificazione e asilo. «Vogliono i documenti? Col cacchio! Sono ospiti, a spese nostre, e rompono pure i coglioni. Io li caricherei sul primo aereo, e tutti a casa loro!» ha commentato il leader leghista Matteo Salvini su Facebook. La questura ha precisato che tra forze dell’ordine e immigrati, c’è stato un breve contatto, ma senza feriti. I profughi hanno fatto accorrere i giornalisti verso un ingresso, come per invitarli a verificare le condizioni della struttura. Poi un’azione di alleggerimento, con qualche manganellata. Nel Canale di Sicilia prosegue intanto il salvataggio di migranti a bordo di carrette del mare (446 persone recuperate ieri in mare), con Cagliari, Palermo e Messina che superano i 1.500 nuovi arrivi in un solo giorno. Nei Balcani l’emergenza si sposta invece in Serbia, dopo il dietrofront della Macedonia, che ha rinunciato al blocco della frontiera con la Grecia. Oltre 23 mila immigrati sono arrivati nelle ultime due settimane, quasi 90 mila da gennaio.