La Nuova Sardegna

monastir/salvata dalla forestale

L’aquila reale avvelenata spicca il volo verso la libertà

CAGLIARI. Era affetta da tossicosi perché si era nutrita con carne di animali avvelenati e rischiava di morire. Ma prima un allevatore e poi gli uomini del Corpo forestale e del Centro allevamento e...

15 settembre 2015
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CAGLIARI. Era affetta da tossicosi perché si era nutrita con carne di animali avvelenati e rischiava di morire. Ma prima un allevatore e poi gli uomini del Corpo forestale e del Centro allevamento e recupero della pralina selvatica di Monastir, l'hanno salvata. Ha ritrovato la libertà il giovane esemplare di aquila reale che era stato trovato, denutrito e stremato vicino alle grotte di San Giovanni a Domusnovas.

Il volatile era stato trovato da un allevatore che lo aveva visto muoversi a fatica sul terreno. L'uomo ha subito avvertito gli uomini del Corpo forestale di Iglesias che hanno prelevato il rapace ricoverandolo al Centro Allevamento e Recupero Fauna Selvatica dell'Ente foreste della Sardegna, a Monastir. L'aquila ha reagito bene alle cure riconquistando le forze e la completa guarigione. In questi giorni, nello stesso luogo in cui era stata trovata, è stata liberata.

«Appena uscito dalla gabbia – fanno sapere della Forestale – il rapace ha esitato, incerto per alcuni istanti, poi ha spiccato il volo verso la liberta ritrovata».

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