La Nuova Sardegna

Parco: veleni sui vincoli a Budelli

di Serena Lullia
Parco: veleni sui vincoli a Budelli

Scontro tra il presidente e il direttore sulla delibera che ha innalzato la tutela

11 novembre 2015
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LA MADDALENA. Budelli sarà riserva integrale. Anzi no. Forse. C’è un nuovo capitolo della aggrovigliata soap sull’isola rosa. L’ultima riunione del Consiglio direttivo del Parco si era conclusa con una “vittoria” del presidente. Con un blitz Giuseppe Bonanno aveva fatto approvare l'emendamento che sanciva il ritorno alla tutela integrale Ta- entry no take su Budelli. Consentito l'accesso, ma in numero contingentato. Voto contestato dagli altri quattro consiglieri, favorevoli invece alla tutela parziale Tb. I quattro avevano fatto mettere a verbale di disconoscere la votazione perché avvenuta in un momento di confusione. Ieri è stata pubblicata la delibera firmata dal direttore dell’ente, Ciro Pignatelli. Dice che l'emendamento su Budelli non è valido per assenza del numero legale. Budelli ritorna Tb. O forse no. Sarà il ministero dell'Ambiente a esprimersi sulla legittimità.

Il voto. Il 30 ottobre il Consiglio direttivo si riunisce per approvare il Piano del parco, strumento di pianificazione atteso da 20 anni. Nella riunione viene riconosciuta la possibilità di presentare emendamenti. A sorpresa il presidente Bonanno propone di reintrodurre la tutela integrale su Budelli. In una riunione precedente, con tre a favore, era stata approvata la riserva parziale sull'isola. I toni salgono, il clima si infiamma. Bonanno mette ai voti la proposta e ottiene quattro mani alzate. Ieri viene pubblicata la delibera sugli emendamenti discussi. Su quello di Budelli il direttore Pignatelli scrive: «Vista la procedura seguita, constatata l'assenza del numero legale in quanto i votanti risultavano essere solo quattro consiglieri, il direttore ritiene superfluo esprimere il proprio parere di competenza in quanto la proposta non risultava non avere il numero legale». La contestazione di Bonanno, e la rotta di collisione con il direttore, è scritta a mano, nero su bianco sulla delibera. «L'emendamento è stato regolarmente posto in votazione mentre i consiglieri esprimevano a più riprese la volontà di non votare la proposta. Non risulta l'uscita dall'aula di nessuno e tantomeno la messa a verbale di dichiarazioni di uscita dall'aula prima del voto».

Delibera a Roma. Bonanno anticipa le sue mosse. «Mi riservo di procedere con azioni di legge – afferma –. Copia della delibera con le mie integrazioni verrà inviata al ministero e alle autorità giudiziarie insieme alla registrazione integrale della seduta».

Pili all'attacco. Il deputato di Unidos Mauro Pili ci va giù pesante. E prepara una interrogazione urgente al ministero. «Gli amici del magnate Michael Harte non si arrendono e sono pronti a tutto pur di smantellare i vincoli su Budelli. Il colpo di mano avviene nel segreto degli uffici del Parco, con il direttore nominato dallo Stato che tenta di cancellare l'esito del voto del Consiglio. Con un gioco di prestigio fa sparire i consiglieri contrari e dichiara che quel voto non è valido. Un fatto di una gravità inaudita considerato che alla seduta pubblica avevano partecipato decine di persone. Un golpe di stato e d'ufficio per dare il via libera alle ville con vista sulla spiaggia rosa, quelle per intenderci che vorrebbe realizzare il magnate con aumento delle volumetrie più che raddoppiate».

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