La Nuova Sardegna

«Un errore: meglio tagliare le spese»

L’aumento dell’Irpef bocciato anche dagli addetti ai lavori. Tra l’altro vicini al Pd. È il caso di Mario Pingerna, commercialista sassarese, già revisore dei conti alla Asl di Olbia. Per lui la...

12 dicembre 2015
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L’aumento dell’Irpef bocciato anche dagli addetti ai lavori. Tra l’altro vicini al Pd. È il caso di Mario Pingerna, commercialista sassarese, già revisore dei conti alla Asl di Olbia. Per lui la soluzione adottata da Paci va nella direzione sbagliata. «Non mi sembra il momento opportuno – afferma –. Il governo nazionale è impegnato a ridurre le imposte e qui in Sardegna andiamo in controtendenza. Mi dispiace anche perché anziché ricorrere alla tassazione le risorse si potrebbero ottenere attraverso il risparmio». Pingerna sostiene che basterebbe un secondo per tagliare un milione di euro. «I collegi sindacali delle Asl sono composti da 5 membri. Come per i comuni maggiori anche le aziende sanitarie possono essere controllate solo da 3, con un risparmio per ognuna delle 11 aziende di 25mila euro. Un sacrificio lo potrebbero fare anche i direttori generali, amministrativi e sanitari con una decurtazione del 20% dell'indennità che porterebbe il risparmio di circa 65mila euro ad Asl. Solo con questi tagli si recupererebbe un milione di euro». Ma questo è solo un esempio. «Se si intervenisse sugli appalti prorogati, sull’eccessivo ricorso al lavoro interinale, sugli stessi stipendi dei dirigenti medici – conclude Pingerna – non ci sarebbe bisogno di applicare nuove imposte».

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