La Nuova Sardegna

L’ex Arsenale al governo La Regione: siamo felici

di Luca Rojch
L’ex Arsenale al governo La Regione: siamo felici

Il governatore Pigliaru: la sentenza dimostra che siamo estranei allo sfascio G8 Si spera che il summit mondiale del G7 si possa fare nelle stesse strutture

10 febbraio 2016
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CAGLIARI. La Regione esulta, l'ex Arsenale non è suo. Un giudice ha deciso che a riprendersi i resti dell'hotel di lusso mai aperto deve essere il Consiglio dei Ministri. A restituire la patacca a 5 stelle è la Mita Resort, di Emma Marcegaglia, che aveva ottenuto la gestione della struttura per 40 anni nel 2009, ma non era mai riuscita ad aprirla. In questi anni il maestrale e il mare hanno divorato l’edificio di vetro e cemento ideato dall’archistar Stefano Boeri. E i danni si contano già in milioni di euro. La Mita ha ottenuto anche un risarcimento da 40 milioni di euro per l’impossibilità di iniziare l’attività.

Ma il giudice ha anche intimato alla società di restituire l’ex Arsenale al legittimo proprietario. E qua è iniziato un balletto tragicomico. Nessuno rivoleva indietro la struttura, che solo di Imu costa 500 mila euro all’anno. Né la Regione, né il governo. Alla fine c’è voluto un giudice per consegnare l’edificio e il maxi porto con fondale da bonificare al Consiglio dei ministri.

Un paradosso salutato con sollievo dalla Regione che rischiava di avere tra le mani un resort cadente. «Siamo soddisfatti. Questa sentenza è la conferma che la nostra posizione era quella giusta – dichiara il governatore Francesco Pigliaru –. Nella lunghissima vicenda della Maddalena volevamo segnare un punto fermo nel chiarimento delle responsabilità come nel carico degli oneri che derivano dal disastro del mancato G8, di cui è unico responsabile il governo Berlusconi».

La Regione si tira fuori. Pigliaru non lo dice, ma il rischio figuraccia è altissimo. «La Regione non è disponibile a farsi carico del caos generato dalle vicende ben note a tutti e alle quali è estranea. La risoluzione della situazione della Maddalena non può essere fatta dipendere dalle sentenze dei tribunali, ma deve essere frutto di una concertazione istituzionale attraverso cui si metta rimedio allo sfascio causato dal governo di allora». Pigliaru rivela che è in atto anche una discussione con il governo alla ricerca di una soluzione. Si punta all’organizzazione del prossimo G7 alla Maddalena. Un riscatto per le strutture simbolo dello sfascio del G8. E anche la concreta possibilità che quelle stesse strutture possano essere recuperate. «In questa direzione indirizziamo la discussione con il governo Renzi, che va avanti in modo proficuo – conclude Pigliaru – A cominciare dall’ipotesi, da noi condivisa, che il prossimo G7 si tenga alla Maddalena, per rimediare in breve tempo ai danni subiti da quel territorio nel recente passato».

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