La Nuova Sardegna

Banco di Sardegna: 2015 positivo

Banco di Sardegna: 2015 positivo

Approvati i risultati preliminari del bilancio: in aumento raccolta e clienti

11 febbraio 2016
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SASSARI. Il Banco di Sardegna ha chiuso il bilancio 2015 con un aumento della raccolta e del numero di clienti mentre la redditività complessiva consolidata è scesa dal 2014, che aveva segnato un utile di 36,573 milioni di euro, a circa meno 890mila. Il consiglio di amministrazione ha approvato i risultati preliminari di bilancio consolidati al 31 dicembre 2015. «Il primo bilancio del piano industriale triennale – dichiara il direttore generale Giuseppe Cuccurese –, pur in presenza di uno scenario ai minimi storici dei tassi di mercato, chiude con un utile netto consolidato a 18,5 milioni di euro escludendo il significativo onere una tantum di oltre 23 milioni riferito all'accordo sindacale sul personale siglato nel mese di agosto e l’onere, anch'esso straordinario, di 5,7 milioni per i contributi ai fondi di risoluzione e solidarietà derivanti dal cosiddetto piano salva-banche mentre il risultato netto contabile è leggermente negativo, pari a meno 900 mila euro».

Significativo è il livello raggiunto negli indicatori patrimoniali, con un coefficiente Cet1 del 20,84 per cento che inserisce il Banco di Sardegna ai primi posti tra le banche patrimonialmente più solide. «Questo aspetto, visto il particolare momento che sta vivendo il sistema – dice ancora Cuccurese – è di particolare soddisfazione e vuole essere un messaggio di grande tranquillità ai nostri attuali e futuri depositanti. Ci riteniamo quindi soddisfatti della gestione ordinaria che, tra le altre cose, ha messo in luce diversi segnali incoraggianti, quali il miglioramento del trend del credito grazie alla riduzione dall'1,46 all'1,14 per cento del costo del credito e al calo progressivo delle rettifiche su crediti verso le quali abbiamo però continuato ad adottare, in linea con il quadro ancora incerto del settore immobiliare e le raccomandazioni dei regolatori, un approccio molto prudenziale elevando ulteriormente, nell'ultima parte dell'anno, il livello di copertura complessivo dal 44,3 al 46,5 per cento, ben oltre la media di sistema«.

Sempre sul fronte della qualità del credito, il consiglio di amministrazione ha registrato la diminuzione del 23 per cento dei flussi di ingresso a crediti deteriorati e l’aumento del livello di copertura complessiva dal 44,3 al 46,5, con una copertura della componente sofferenze al 57,1, proprio per mantenere un assetto di grande solidità al bilancio. «Altri segnali particolarmente positivi – dice ancora il direttore generale del Banco – emergono dalla buona crescita, pari al più 4,4 per cento, delle commissioni, con una sostenuta dinamica del risparmio gestito cresciuto del 15,8, dalla raccolta complessiva che continua a essere in crescita a conferma della grande fidelizzazione e della fiducia riposta dai nostri clienti il cui numero ha ripreso a crescere: a fine 2015 ha raggiunto i 641 mila. In definitiva, con la chiusura di questo bilancio, ci siamo preparati, con la dovuta prudenza e una ancor maggiore solidità, alle sfide che ci attendono nel 2016 e nel 2017 dove il nostro polo sardo continuerà a giocare, rafforzandolo, un ruolo di grande supporto all'economia dell'isola per cogliere e sviluppare insieme i segnali di ripresa e di fiducia che si stanno configurando».

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