La Nuova Sardegna

La stessa tecnica criminale alla Mondialpol di Sassari

La stessa tecnica criminale alla Mondialpol di Sassari

Nelle intercettazioni emergono forti analogie con l’ultima rapina Il modus operandi: «Abbattiamo il muro con la ruspa e apriamo il fuoco»

20 marzo 2016
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SASSARI. Parlano di mezzi pesanti, di muri da abbattere, della possibilità di fare fuoco con armi pesanti. A luglio del 2015 la banda sta pianificando un colpo milionario all’istituto di vigilanza Mondialpol di Arzachena. E il modus operandi annunciato ricorda molto il blitz andato a segno il 29 febbraio scorso a Sassari, quando una banda di criminali assaltò la sede della Mondialpol a Caniga (Sassari) dopo avere sfondato il muro davanti all’ingresso con una ruspa. E dopo avere sparato all’impazzata, riuscì a scappare con un bottino di almeno 11 milioni di euro. Anche quello di Arzachena doveva essere un assalto in piena regola, per il quale era già stata stabilita una data: la banda sarebbe entrata in azione tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. È questo infatti il periodo dell’anno dell’anno più ricco, con il caveau che si riempie del denaro depositato dai turisti della Costa Smeralda. E infatti, secondo i calcoli della banda, avrebbero potuto mettere la mani su un tesoretto di 20-25 milioni di euro. Fu un flop, perché la polizia sventò il piano e il caveau venne svuotato sino all’ultimo centesimo. Inutili i due sopralluoghi da parte di Luca Arzu e Angelo Lostia, con quest’ultimo che insieme a Giovanni Olianas, nella conversazione intercettata il 9 luglio, definisce i dettagli dell’assalto. I due sono d’accordo su tutto: serve un mezzo pesante per sfondare il cancello e bisogna mettere in conto che qualcuno potrebbe farsi male.

Queste le parole di Giovanni Olianas: sbattere, occorre entrare e buttare il cancello con un mezzo grande se il muro è di blocchetti, già...si abbatte subito. Angelo Lostia aggiunge che serve un mezzo grande, un trecento ci vuole, bisogna che abbia la forza e si attacchi sopra.

Ancora Olianas: E certo, con un mezzo grande ci vai a sbattere e rovesci tutto. E poi Lostia: Sembra così ma col braccio tarda, pure con la benna... andrebbe montato.

Ecco poi che fare una volta sfondato il muro, all’interno dell’istituto. Angelo Lostia dice che bisogna stare attenti a come si entra dentro. Olianas è d’accordo e aggiunge: eeh biosgna guardare, se sono... bisogna cominciare a cagare fuoco... fuoco con armi pesanti. E poi le armi pesanti, chiasso ne fanno lì dentro. Lostia: ma stai scherzando, bisogna stare attenti. Ancora Olianas : Attenti? Lì dentro bisogna avere i giubbotti. Infine, ecco la conclusione del vicesindaco di Villagrande Strisaili: perché c’è il rischio che qualcuno ci resti.

Nonostante la similitudine dell’operazione, non c’è conferma ma solo sospetti sull’ipotesi che la banda fermata dalla Dda abbia nel proprio curriculum criminale anche il colpo alla Mondialpol di Sassari. Il pm Danilo Tronci si limita a dire che «siamo in contatto costante con i colleghi della Procura di Sassari, nient’altro».

Ma molte cose lasciano credere che gli “uomini d’oro” siano proprio quelli fermati la scorsa notte. (si. sa.)

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